5 agosto 2019

Una partita a carte (Georges Méliès, 1896)

Una partita a carte (Une partie de cartes)
di Georges Méliès – Francia 1896
con Gaston Méliès, Octavie Huvier

Visto su YouTube.

Per molti versi possiamo considerare Georges Méliès come il primo autentico "regista" del cinema. È vero infatti che i fratelli Lumière, così come altri pionieri della settima arte, non si limitavano a "documentare" la realtà come molti credono (le loro pellicole, persino le celebri "L'uscita dalle fabbriche Lumière" o "L'arrivo di un treno alla stazione di la Ciotat", erano il frutto di un'accurata messa in scena, con tanto di direzione degli attori). Ma è con Méliès che il cinema compie il passo successivo: quello di cercare consapevolmente di "stupire" gli spettatori, di ingannarli, di mostrar loro qualcosa che nella realtà assolutamente non potrebbe esistere. E lo fa per mezzo dei cosiddetti "effetti speciali" (che si tratti di tecniche ottiche o di trucchi da prestigiatore), creando di fatto un nuovo tipo di linguaggio grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia (stacchi di montaggio, esposizioni multiple, sovrimpressioni, dissolvenze, mascherini), molte delle quali scoperte accidentalmente da Méliès mentre sperimentava con la macchina da presa. È dunque con il regista parigino che il cinema si distacca finalmente dalla "fotografia in movimento", com'era considerato fino ad allora, e diventa qualcosa di davvero nuovo e originale.

Nato nel 1861, Méliès lavorava già come prestigiatore e illusionista (dirigeva il teatro Robert-Houdin, fondato dal celebre Jean Eugène Robert-Houdin, al quale si ispirerà Harry Houdini per il suo nome d'arte) quando fu uno dei 33 spettatori che assistettero, il 28 dicembre 1895, alla prima proiezione pubblica del cinématographe dei fratelli Lumière. Affascinato dalla nuova invenzione, cercò di acquistarne un esemplare: al rifiuto dei Lumière (che non intendevano vendere l'apparecchio), si procurò dapprima una delle "copie" realizzate in Inghilterra da R. W. Paul e poi se ne costruì una per conto proprio. Nel maggio del 1896 Méliès cominciò così a girare i suoi primi film, che venivano poi proiettati nel suo teatro. La prima pellicola da lui realizzata in assoluto, però, non ha nulla di "magico" ma è un remake (o forse una parodia) di una di quelle di Louis Lumière, vale a dire "La partita a carte". Come nel film originale, abbiamo tre signori seduti al tavolino di un bar all'aperto: due sono intenti a giocare a carte, mentre il terzo (lo stesso Méliès) assiste, fumando e leggendo un giornale, e infine versa da bere. I tre brindano insieme, e poi ridono leggendo una notizia sul giornale. Uno dei due giocatori è Gaston Méliès, fratello del regista, mentre la bambina alla quale viene data l'ordinazione è Georgette, sua figlia, e la cameriera è la domestica di casa, Octavie Huvier. Il film, proiettato in pubblico a partire da agosto, è il numero 1 del catalogo Star Film, la compagnia cinematografica che Méliès fonderà alla fine del 1896 insieme a Lucien Reulos e che distribuirà i suoi oltre 500 film (di cui oggi ne sopravvivono circa 200).

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