4 agosto 2019

Il finto storpio (Italo Pacchioni, 1896)

Il finto storpio
di Italo Pacchioni – Italia 1896

Visto su YouTube.


Fra coloro che assistettero a una delle prime proiezioni del cinématographe dei fratelli Lumière c'era anche un italiano: Italo Pacchioni, nato a Mirandola il 29 marzo 1872. Grande appassionato di fotografia e già da tempo interessato a riprendere immagini in movimento (aveva anche progettato un dispositivo per effettuare "cronofotografie", simile a quelli di Muybridge o di Marey), domandò ai Lumière – esattamente come Méliès – di poter acquistare uno dei loro apparecchi e, ricevendone un rifiuto, decise di costruirsene uno da sé. Con l'aiuto del fratello Enrico e di un meccanico chiamato Veronelli, dopo aver risolto numerosi problemi tecnici (su tutti, quello del trascinamento della pellicola nella macchina da presa), a partire dalla fine di ottobre del 1896 cominciò a girare con due soci per tutta l'Italia, realizzando film e proiettandoli in occasione di fiere, mercati e sagre, in spettacoli della durata di 45 minuti (offrendo da 10 a 20 pellicole alla volta, con tanto di commento musicale effettuato "in diretta" e in maniera improvvisata). Un esempio di questi lavori è "Il finto storpio", che presenta una scenetta comica. Girato al Castello Sforzesco di Milano, mostra un uomo – purtroppo quasi tutto fuori dall'inquadratura, sulla destra dello schermo – chiedere la carità ai passanti fingendosi menomato, salvo essere scoperto nel finale a causa di un cane. Fra i soggetti delle pellicole girate da Pacchioni ci sono anche alcuni eventi storici o culturali di notevole importanza, come il funerale di Giuseppe Verdi del 1901. Nel 1902 si ritirò dall'attività cinematografica per dedicarsi esclusivamente alla fotografia. E tre anni più tardi, nel 1905, con "La presa di Roma" di Filoteo Alberini, nasceva ufficialmente il cinema italiano.

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