24 agosto 2019

Giovanna d'Arco (Georges Méliès, 1900)

Giovanna d'Arco (Jeanne d'Arc)
di Georges Méliès – Francia 1900
con Jeanne Calvière, Georges Méliès
**1/2

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La storia di Giovanna d'Arco, a partire da quando, semplice pastorella, riceve la visita dell'arcangelo Michele, accompagnato da Santa Caterina e Santa Margherita, che la invitano a prendere le armi per liberare la Francia dagli invasori inglesi. Dopo aver comunicato ai genitori contadini la sua intenzione di partire, la ragazza si reca al castello di Vaucouleurs, dove incontra il capitano Robert de Baudricourt che, dopo i dubbi iniziali, la consegna una spada e la mette a capo di un'armata di soldati. Assistiamo dunque a una grandiosa sfilata per le strade di Orléans. Grazie alle sue vittorie, Carlo VII è incoronato re nella cattedrale di Reims. Catturata dai nemici durante l'assedio di Compiègne, Giovanna viene imprigionata e poi processata per eresia. Ma rifiuta di firmare l'atto di abiura ed è condotta sul rogo. Dopo la morte, la vediamo assunta in cielo. Diviso in dodici tableaux e con una durata complessiva di oltre una decina di minuti, superando i sei della "Cenerentola" dell'anno precedente, questo film fu il più lungo e ambizioso lavoro di Méliès fino ad allora, il suo secondo "grand spectacle" dopo quello tratto appunto dalla fiaba di Perrault. Come nel caso precedente, le diverse scene fluiscono naturalmente l'una nell'altra, concorrendo a narrare un'unica storia. A colpire è l'alto numero di comparse e la cura nei costumi e nelle scenografie, che elevano la pellicola al di sopra di quanto il regista francese aveva proposto fino ad allora. Certo, la vicenda è raccontata in modo convenzionale e didascalico, ed è inutile cercare qui le finezze psicologiche e umanistiche della versione di Dreyer, e nemmeno il relativo realismo del coevo James Williamson: Méliès punta come sempre al puro spettacolo e ad intrattenere un pubblico che conosce già bene la storia, ma riesce con efficacia a condensare gli eventi principali, anche se a scapito della caratterizzazione dei personaggi. La protagonista è interpretata da Jeanne Calvière, attrice circense che Méliès scritturò appositamente per questo film e che continuò a lavorare con lui negli anni a venire. Lo stesso regista interpreta sette diversi ruoli (fra cui il padre di Giovanna) e Jeanne d'Alcy tre (fra cui la madre). Relativamente pochi gli "effetti speciali": giusto le apparizioni dell'arcangelo nelle visioni di Giovanna. La copia oggi esistente, ritrovata nel 1982 dopo che per lungo tempo il film era stato considerato perduto, è colorata a mano (e sarebbe priva della prima scena). Numerata 264–275 nel catalogo della Star Film, la pellicola ebbe un notevole successo commerciale, anche se per venderla meglio all'estero non si fa menzione da nessuna parte che i nemici di Giovanna sono inglesi. Méliès affermò che nella scena della sfilata a Orléans furono impiegate 500 comparse (e anche diversi cavalli), ma in realtà sono molte di meno (e parecchie di esse escono dallo schermo a destra per rientrarvi a sinistra!). Curiosità: non si tratta del primo film in assoluto su Giovanna d'Arco, ma del secondo (dopo "Exécution de Jeanne d'Arc" di Georges Hatot del 1898, che però durava soltanto 50 secondi e si limitava alla scena del rogo).

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