29 agosto 2019

The countryman and the cinematograph (R. W. Paul, 1901)

The countryman and the cinematograph
di Robert W. Paul – GB 1901

Visto su YouTube.


Di questa pellicola, uno dei primi esempi di meta-cinema, sopravvivono solo alcuni frammenti (per poco più di venti secondi), ma nel catalogo redatto dal regista Paul c'è la descrizione del film completo, che racconta di un ingenuo campagnolo (un cosiddetto "yokel") che si reca per la prima volta al cinema. Vedendo le "immagini in movimento", è talmente meravigliato (o forse crede che tutto sia vero) da saltare sul palcoscenico per reagire in maniera enfatica ai diversi film che vengono proiettati. Si mette così a danzare insieme a una ballerina, si spaventa davanti all'arrivo di un treno in stazione (un evidente riferimento al film dei fratelli Lumière "L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat", e al supposto panico che avrebbe generato alla prima proiezione), e infine vede persino sé stesso! Oltre a testimoniare di come il cinema dei primordi (a parte alcune eccezioni, come nel caso delle opere di Georges Méliès) fosse soprattutto un mezzo per riprodurre la realtà, questo cortometraggio documenta la crescente popolarità degli spettacoli cinematografici stessi, che ormai cominciavano a essere diffusi in tutte le città, e che pure erano un'invenzione così recente da rendere plausibile l'esistenza di persone che non ne avevano ancora mai visti (e dei quali, però, ci si può permettere di prendersi gioco, con la complicità di un pubblico di affezionati che poteva sentirsi superiore). L'anno successivo Edwin S. Porter ne farà un remake per la Edison Company intitolato "Uncle Josh at the Moving Picture Show" ("Lo zio Josh va al cinema").

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