The Corbett-Fitzsimmons fight (E. J. Rector, 1897)
The Corbett-Fitzsimmons Fight
di Enoch J. Rector – USA 1897
con James J. Corbett, Bob Fitzsimmons
Visto su YouTube.
Con una durata di circa 100 minuti, questo film è il primo lungometraggio della storia del cinema. Si tratta della ripresa integrale (comprese le pause fra un round e l'altro) di un incontro di boxe, svoltosi il 17 maggio 1897 a Carson City, fra James J. Corbett e Bob Fitzsimmons (con vittoria di quest'ultimo, sfavorito alla vigilia, che conquistò così il titolo di campione dei pesi massimi). Il popolarissimo Corbett era già stato protagonista di altri film, segnatamente "Corbett and Courtney Before the Kinetograph", girato negli studi di Edison nel 1894 e consistente in sei round di un minuto ciascuno (da mostrare separatamente al pubblico), e "Reproduction of the Corbett-Jeffries Fight" (1899). E in generale, il pugilato e la lotta sono stati sin dall'inizio fra i soggetti preferiti dei primi cineasti: si tratta dello sport più amato e più frequentato sul grande schermo. Oltre alla sua durata, questo film vanta anche altri primati: si tratta del primo a essere girato in widescreen (con un aspect ratio di circa 1.65:1), e riscosse un enorme successo presso il pubblico femminile (anche perché all'epoca era solitamente proibito alle donne di assistere dal vivo ai match di pugilato), molte delle quali erano fan di Corbett o semplicemente curiose di vedere uomini seminudi picchiarsi fra loro. La pellicola mostrava tutti i 14 round dell'incontro (ciascuno di 3 minuti), compresa una presentazione iniziale dei due pugili e dell'arbitro, le pause di un minuto fra un round e l'altro, il colpo vincente di Fitzimmons al plesso solare dell'avversario e la proclamazione del vincitore. Oggi ne sopravvivono soltanto alcuni frammenti, per una ventina di minuti in totale. In precedenza, già altri incontri di boxe erano stati filmati, ma mai nella loro integrità (spesso un film mostrava soltanto un round). Questo risultato fu reso possibile da un'innovazione tecnologica, il "ricciolo di Latham" o Latham Loop, di cui lo stesso Rector si attribuì la paternità (anche se pare che l'invenzione sia merito di Eugène Lauste, che insieme a Rector e W.K.L. Dickson aveva lavorato per Woodville Latham, il titolare del brevetto). Rector avrebbe voluto realizzare anche un lungometraggio di finzione, ma non ne ebbe mai la possibilità: per vederne uno bisognerà aspettare il 1906 (l'australiano "The story of the Kelly Gang").
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