Barbablù (Georges Méliès, 1901)
Barbablù (Barbe-bleue)
di Georges Méliès – Francia 1901
con Georges Méliès, Jehanne d'Alcy
Visto su YouTube.
Il misterioso Barbablù (interpretato da Méliès in persona, con una folta barba posticcia) chiede in moglie la riluttante figlia (Jehanne d'Alcy) di un aristocratico, che gliela concede dopo aver visto le sue enormi ricchezze. Dopo aver firmato l'atto di matrimonio, la dama viene portata al castello del marito, visita le cucine e siede al banchetto nuziale. Più tardi, in privato, Barbablù le cede le chiavi di tutto il palazzo, intimandole però di non entrare mai in una particolare stanza. Spinta da un diavoletto tentatore (uscito dalle pagine di un libro), la ragazza trasgredisce la promessa e scopre che la stanza contiene i cadaveri impiccati delle sette precedenti spose del marito. Una fata la aiuta a uscire dalla stanza (dopo che il diavolo aveva ingrandito a dismisura la chiave). Dopo una notte tormentata dagli incubi, la donna deve fronteggiare la furia di Barbablù, ma questi viene affrontato e ucciso dai fratelli di lei, giunti nel castello per salvarla. Con numerosi cambi di scena, azione non stop e i soliti "effetti speciali" (sovrimpressioni, stop motion, ma anche trucchi da palcoscenico), questo adattamento in più tableaux (dura una decina di minuti) della fiaba di Charles Perrault intrattiene e diverte. Da apprezzare in particolare i fondali dipinti, oltre che i consueti "trucchi" ottici (l'apparizione del diavolo, la chiave che si ingrandisce e rimpicciolisce). Nello stesso anno Mèliès realizzò anche un'altra pellicola ispirata a una fiaba di Perrault, ovvero "Cappuccetto rosso", che è andata perduta. Curiosità: a colorare (a mano!) alcune delle copie del film sarebbe stato il cineasta spagnolo Segundo de Chomòn, che in quegli anni aveva iniziato a lavorare come colorista per le case francesi e che in seguito realizzerà diverse pellicole ispirate proprio a quelle di Méliès.
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