Dopo il ballo (Georges Méliès, 1897)
Dopo il ballo (Après le bal)
di Georges Méliès – Francia 1897
con Jehanne d'Alcy, Jane Brady
Visto su YouTube.
Della cinquantina di film girati da Mèliès nel 1897 con la sua ormai avviata casa di produzione e distribuzione, la Star Film (e già questo dimostra come ormai l'industria cinematografica fosse avviata: il pubblico affollava le salette di proiezione ed esigeva pellicole sempre nuove), il più significativo è forse "Après le bal", che contiene il primo nudo femminile sullo schermo (sia pure "simulato"), o almeno il più antico che sia sopravvissuto e giunto fino a noi. Una donna (Jehanne d'Alcy, amante e futura moglie del regista nonché star di molti suoi film), tornata evidentemente nella sua stanza dopo una serata trascorsa in società, viene aiutata dalla sua cameriera a spogliarsi. Rimasta nuda (la si vede di schiena), si infila nella tinozza. La cameriera le versa addosso dell'acqua, dopodiché la ricopre con un asciugamano. Il genere del film voyeuristico (difficile chiamarlo pornografico, visto che non c'è accenno di atti sessuali) non era del tutto una novità: già nel 1896 Albert Kirchner, con il nome d'arte "Léar", aveva diretto "Le coucher de la mariée", pellicola di ben 7 minuti, di cui ne sopravvivono oggi circa 3, che mostrano l'attrice Louis Kelly (protagonista di spettacoli smili anche a teatro) spogliarsi fino a rimanere in sottoveste; e lo stesso Méliès aveva realizzato pochi mesi prima "L'indiscret aux bains de mer", che però è andato perduto. Persino i fratelli Lumière e la Pathé avevano prodotto qualche film di questo tipo. La cosa interessante è come il regista francese, anche in una pellicola del genere, faccia ampio ricorso ad "effetti speciali" mediante trucchi di stampo teatrale: il nudo, come detto, è soltanto apparente (l'attrice indossava una calzamaglia color carne), e anche l'acqua che la cameriera le versa sulla schiena è in realtà sabbia scura, in modo che appaia più visibile sullo schermo.
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