29 agosto 2020

Mazeppa (Vasili Goncharov, 1909)

Mazeppa (Mazepa)
di Vasili Goncharov – Russia 1909
con Andrej Gromov, Vasili Stepanov
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Nell’Ucraina all'inizio del diciottesimo secolo, il comandante cosacco Ivan Mazeppa (Gromov) si innamora di Maria (Raisa Reizen), figlia del nobile Vasili Kochubei (Stepanov). Ma questi si oppone al loro matrimonio perché l'uomo è il padrino della ragazza, oltre ad essere molto più vecchio di lei. I due fuggono allora insieme. Quando il padre cerca di denunciare l'accaduto allo zar, Mazeppa (che nel frattempo ha deciso di schierarsi dalla parte dei ribelli che si battono contro Pietro il grande) lo fa arrestare e condannare a morte. Maria e la madre (Antonina Pozharskaya) giungeranno al patibolo troppo tardi, quando Kochubei è già stato giustiziato. Tratto dal poema "Poltava" di Aleksandr Puškin (scritto in "risposta" al poema di Lord Byron che per primo aveva celebrato Mazeppa come eroe romantico: in realtà il personaggio – pur avendo ispirato testi, dipinti e opere ad artisti del calibro di Voltaire, Hugo, Słowacki, Géricault, Liszt e Ciajkovskij – è una figura tuttora controversa, vista in Russia come traditore e in Ucraina come indipendentista), il cortometraggio ne adatta soltanto però la sottotrama legata a Maria, lasciando da parte il contesto politico che culmina nella battaglia fra lo zar e il re di Svezia. Fra i primi esempi di cinema russo, il film presenta una messa in scena semplice ma efficace, con una certa cura nella composizione dei personaggi e degli ambienti che non va a scapito della continuità narrativa. Nella copia esistente non ci sono cartelli esplicativi: ma forse non sono stati conservati, perché sarebbero stati utili per comprendere meglio la vicenda. Vasili Goncharov, attivo fra il 1908 e il 1914 (morì nel 1915), fu uno dei primi registi dell'Impero Russo: raggiungerà la fama con il primo lungometraggio girato nel suo paese, "La difesa di Sebastopoli" del 1911, dove sperimenterà inedite soluzioni tecniche.

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