13 agosto 2020

Il dittatore dello stato libero di Bananas (W. Allen, 1971)

Il dittatore dello stato libero di Bananas (Bananas)
di Woody Allen – USA 1971
con Woody Allen, Louise Lasser
**1/2

Visto in divx.

Lasciato dalla sua ragazza Nancy (Louise Lasser), studentessa di filosofia e attivista politica, il timido e imbranato collaudatore industriale Fielding Mellish (Allen) parte per il Bananas, uno staterello dell'America Latina dove si è appena instaurata una dittatura militare. Qui, senza volerlo, si troverà arruolato nelle file dei ribelli che combattono per rovesciare il generale Vargas. E dopo la rivoluzione, di fronte all'improvvisa pazzia del nuovo presidente Castrado ("D'ora in avanti la nuova lingua ufficiale del Bananas sarà lo svedese!"), proprio lui sarà scelto come capo del paese, con il compito di tornare negli Stati Uniti (con barba finta alla Fidel Castro) per convincere il governo a elargire aiuti economici. Il secondo film sceneggiato da Allen con l'amico Mickey Rose (ispirandosi al romanzo "Don Quixote, U.S.A." di Richard Powell) è una commedia satirica che punta le sue carte su un umorismo slapstick e nonsense, nella vena dei fratelli Marx (evidenti i riferimenti a "Duck Soup", ovvero "La guerra lampo dei fratelli Marx", anche se il titolo del film riecheggia "Cocoanuts"). Moltissime le gag, non tutte indovinate e spesso stupide: dall'ironia sull'invadenza della televisione (con gli inviati che seguono in diretta l'assassinio del presidente o la prima notte di nozze di Fielding e Nancy) a quelle sulla politica, la guerriglia, la giustizia (tutta la sequenza del processo per sovversione), per non parlare della psicanalisi, della pornografia, del femminismo o della religione (il sogno del protagonista in cui viene crocifisso, il finto spot del prete che promuove le sigarette: "Le fumo io... e le fuma lui"). Fra le scene più comiche, l'addestramento di Fielding con i ribelli e la missione in città per procurarsi le provviste. Tante anche le citazioni cinematografiche, da "Tempi moderni" di Chaplin (la scena in cui Allen collauda l'apparecchio che consente ai manager di fare ginnastica sul luogo di lavoro) alla "Corazzata Potëmkin" (la carrozzina sulle scale). Il termine "Bananas", oltre a richiamare le "repubbliche delle banane", nello slang americano significa anche "pazzo, folle". Nel complesso, un film diseguale e altalenante, ma talmente ricco di battute e momenti comici che è quasi impossibile non trovarvi qualcosa di divertente. Uno dei teppisti incontrati in metropolitana è un giovane e ancora sconosciuto Sylvester Stallone. Louise Lasser era stata sposata con Allen dal 1966 al 1970.

2 commenti:

In The Mood For Cinema ha detto...

Un'ironia che poi man mano ha perso per lasciare spazio a diverse tipologie di comicità o di sarcasmo, ma che comunque rimane sempre apprezzabilissima. Adoravo i suoi primi film.

Christian ha detto...

Erano molto anarchici... Ci sono momenti riusciti e altri meno, ma è da apprezzare l'insieme: oggi purtroppo non si fanno più film così!