8 gennaio 2020

Fantasmagorie (Émile Cohl, 1908)

Fantasmagorie
di Émile Cohl – Francia 1908
animazione tradizionale
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Visto su YouTube.

Una mano (che vediamo soltanto nei primi secondi) disegna un burattino, una specie di Pinocchio, che si anima e comincia a interagire con altri personaggi, spostandosi attraverso diversi scenari. Nonostante gli esperimenti precedenti di Méliès (“La Luna a un metro”) e Blackton ("Humorous phases of funny faces", "The haunted hotel"), questo breve cortometraggio del francese Émile Cohl è spesso considerato il primo cartone animato su pellicola nella storia del cinema, per tutta una serie di ragioni. I lavori succitati, infatti, presentavano un'animazione molto parziale e a scatti (realizzata con la tecnica della stop action), mentre in questo caso essa è decisamente più fluida e soprattutto continua. A differenza di Blackton, infatti, Cohl non disegnava su una lavagna ma su normali fogli di carta, che poi venivano filmati uno dopo l'altro e virati in negativo (in modo da mostrare le linee bianche su un fondo nero). Questo consentiva una maggior libertà e versatilità nei disegni, rendendo anche più facile e pratica la loro animazione. Senza una vera trama, il film è una pantomima (o se vogliamo, un "flusso di coscienza") con un susseguirsi di scene e di eventi slegati fra di loro, a volte realistici e a volte surreali, spesso con il burattino iniziale come protagonista (che a un certo punto, si spezza in due: e devono intervenire di nuovo le mani del disegnatore per rimetterlo a posto). Il tono è onirico, spigliato, modernista. È da notare in particolare come, fra le scenette comiche che si succedono, ce ne sia persino una metacinematografica (un uomo in sala non riesce a vedere lo schermo perché davanti a lui si siede una donna con un enorme cappello piumato): abbiamo già visto come il cinema amasse parlare di sé stesso sin dai primordi, anche in maniera autoironica – per esempio in "The countryman and the cinematograph" (1901) di Robert W. Paul – ed è significativo ritrovare questa tendenza persino in una delle prime pellicole a disegni animati. Cohl era un vignettista satirico, allievo del celebre André Gill, che aveva frequentato molti ambiti artistici della Parigi di fine ottocento. Entrato in contatto con il mondo del cinema solo nel 1907, aveva iniziato a lavorare per la Gaumont (uno dei suoi primi film è "L'hotel du silence"). Il grande successo di pubblico dei film di Blackton lo spinse a dedicarsi all'animazione. Dopo "Fantasmagorie" (realizzato da febbraio a maggio del 1908, e distribuito in agosto), firmò diverse altre pellicole di questo tipo (una delle più celebri all'epoca fu "Le peintre néo-impressionniste", del 1910), per poi tornare occasionalmente alla live action e al montaggio delle newsreel. Trasferitosi negli Stati Uniti dal 1912 al 1914, lavorò alla prima serie animata della storia, "The Newlyweds" (tratta da una strip sui quotidiani di George McManus). Tornato in Francia, finì rapidamente nel dimenticatoio e morì in povertà nel gennaio del 1938, a poche ore dalla morte di Méliès, proprio mentre il cinema di animazione stava riacquistando un'enorme popolarità grazie a Walt Disney.

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