Estate violenta (Valerio Zurlini, 1959)
Estate violenta
di Valerio Zurlini – Italia 1959
con Jean-Louis Trintignant, Eleonora Rossi Drago
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Visto in divx.
Luglio 1943: mentre l'Italia vive giorni decisivi per le sorti della guerra, il ventenne Carlo (Trintignant) – che ha evitato finora di andare sotto le armi grazie ai maneggi del padre, gerarca fascista di provincia – raggiunge gli amici a Riccione per un'estate all'insegna del divertimento e del disimpegno. Qui conosce la trentaquattrenne Roberta (Rossi Drago), vedova di guerra, e intreccia con lei una relazione sentimentale, osteggiata da più parti (la famiglia di lei, che non ritiene appropriato mettersi con un ragazzo più giovane, e la gelosia degli amici – e in particolare delle amiche – di lui). Ma gli eventi precipitano con la caduta del governo Mussolini e del fascismo: il padre di Carlo fugge precipitosamente dalla città, la villa di famiglia viene requisita e il giovane viene invitato a presentarsi in caserma per essere arruolato. I due amanti progettano allora di fuggire insieme... Il primo film davvero personale di Zurlini (il secondo in totale, dopo l'esordio con "Le ragazze di San Frediano" di cinque anni prima: in mezzo c'era stato il progetto di "Guendalina", poi diretto da Alberto Lattuada) si ispira a esperienze di gioventù dello stesso regista. Ma anche l'interprete vi apporta qualcosa di suo: Trintignant, al primo film italiano, aveva infatti appena concluso il servizio militare obbligatorio in Algeria. Scritto insieme a Suso Cecchi D'Amico e Giorgio Prosperi, il lungometraggio fonde il tema della relazione "proibita" (per via della differenza di età e delle convenzioni sociali) con la descrizione del momento storico, attraverso le esistenze di personaggi che cercano in ogni modo di dimenticare di trovarsi in un paese in guerra, anche se i fatti (i bombardamenti aerei, le notizie alla radio, la luce che va via) glielo ricordano continuamente. E sullo sfondo dell'amore fra Carlo e Roberta ci sono le dinamiche del gruppo di amici: dalla gelosa Rossana (Jacqueline Sassard), invaghita di Carlo, alla giovane Maddalena (Federica Ranchi), sorella del defunto marito di Roberta. Lilla Brignone è la madre di Roberta, Enrico Maria Salerno il padre di Carlo. Molto belle alcune sequenze dall'atmosfera inquieta e surreale, come in un quadro di De Chirico (il ballo notturno sotto la luce dei ricognitori, quando Carlo e Roberta si baciano per la prima volta, al suolo di "Temptation" cantata da Teddy Reno).
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