Peggy Sue si è sposata (F. Coppola, 1986)
Peggy Sue si è sposata (Peggy Sue got married)
di Francis Ford Coppola – USA 1986
con Kathleen Turner, Nicolas Cage
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Rivisto in DVD alla Fogona, con Marisa e Monica.
La quarantenne Peggy Sue, madre separata e depressa, sviene durante la riunione dei compagni di classe e si risveglia nel 1960, poco prima del suo diciottesimo compleanno. Coglierà la nuova occasione che le si presenta per cambiare la propria vita, oppure si innamorerà ancora una volta dello stesso ragazzo, pur sapendo come andranno a finire le cose? Coppola (che si firma solo Francis, senza il secondo nome Ford) ha sempre amato alternare piccoli divertissement di genere fantastico (si pensi anche a "Jack" o "Un'altra giovinezza", tutti curiosamente legati dallo stesso tema: un anomalo trascorrere del tempo) ai suoi film più grandi e ambiziosi. Come per rispondere al successo di "Ritorno al futuro", uscito un anno prima, offre qui la propria versione di un salto temporale all'indietro di una generazione, sia pure virandolo al femminile (a proposito: ottima la Turner) e senza impelagarsi in spiegazioni fantascientifiche (ma che non si sia trattato soltanto di un sogno lo lascia intendere la dedica – "A Peggy Sue e a una notte stellata" – sul libro scritto dal tenebroso compagno di scuola che la ragazza, nella sua "prima vita", non aveva avuto il coraggio di frequentare). Il viaggio nel passato – che consente a regista, scenografi e costumisti di sbizzarrirsi nel mostrare le mode, l'abbigliamento, le pettinature e la musica che andavano per la maggiore presso i teenager di allora – evita comunque sia l'effetto nostalgia di "American graffiti" sia la messa alla berlina che a tratti traspare dallo stesso "Ritorno al futuro": l'esperienza di Peggy Sue non è avventurosa ma intima e quasi mistica, sul filo dei ricordi, dei rimpianti e degli affetti (commovente l'incontro con i familiari, come quello con i nonni defunti). Da sottolineare le brevi apparizioni di un giovane Jim Carrey (uno degli amici di Nicolas Cage) e di Sofia Coppola (la sorella minore della protagonista).
7 commenti:
anche se non sembra questo è uno dei film del periodo sperimentale di coppola, per sono notevoli le inquadrature nello specchio che poi ne escono per inquadrare non più i riflessi ma i personaggi reali; scene palesemente realizzate senza un vero specchio ma con attori da una parte e dall'altra della stanza
mi manca. da buon appassionato di viaggi nel tempo (cinematografici) vedrò di recuperarlo!
Lakehurst: Hai ragione, vista la "classicità" dell'ambientazione e della messa in scena non si direbbe che sia un film sperimentale, come invece era evidente in lavori tipo "Un sogno lungo un giorno" (che non a caso fu un flop al botteghino, mentre "Peggy Sue" andò piuttosto bene). Per la cronaca, il titolo viene da una canzone di Buddy Holly, quella che si sente sui titoli di testa.
Marco: Da quel punto di vista è atipico, ma comunque resta assai godibile!
Premesso che ho visto il film parecchio tempo, concordo in pieno con la tua riflessione sul valore intimistico del film, quasi un ripercorrere a ritroso la propria esistenza. Ricordo anche una eccellente interpretazione di Kathleen Turner.
Missile
Sì, Kathleen Turner qui è davvero in gran forma!
Non avevo fatto assolutamente caso alle uscite di Ritorno al futuro e di Peggy Sue, così vicine, ma lontane nei modi con cui affrontano i viaggi nel tempo. L'ho rivisto di recente, e non lo ricordavo così bello.
Fra i due film c'è soltanto un anno di differenza, e anche il viaggio nel tempo ha una portata simile (indietro di una sola generazione), ma poi in effetti il tono delle due pellicole è molto diverso. Anche secondo me è un po' sottovalutato e viene raramente citato quando si parla di Coppola. Per certi versi precorre "Un'altra giovinezza".
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