Nel paese delle creature selvagge (S. Jonze, 2009)
Nel paese delle creature selvagge (Where the wild things are)
di Spike Jonze – USA 2009
con Max Records, Catherine Keener
*1/2
Visto in divx alla Fogona, con Marisa e Monica.
Max è un bambino di otto anni. Figlio di genitori separati, senza compagni di gioco ma con molta immaginazione, litiga con la sorella maggiore e con la madre e fugge di casa. Dopo aver attraversato (in sogno? nella fantasia?) un vasto oceano su una piccola imbarcazione, sbarcherà su un'isola popolata da gigantesche e misteriose creature animalesche e pelose, con le quali stringerà amicizia e che lo eleggeranno loro re. Ma quando anche questa nuova "famiglia" sarà lacerata da litigi, incomprensioni e testardaggini infantili, Max preferirà fare ritorno a casa. Da un libro illustrato per bambini di Maurice Sendak, il sopravvalutato Jonze – al terzo film ma per la prima volta senza il supporto di Charlie Kaufman alla sceneggiatura – realizza una favola noiosetta e senza molta profondità che in un certo senso è l'emblema della povertà di simboli (e della necessità di esplicitare tutto) che caratterizza il moderno immaginario americano. "Un ponte per Terabithia" era decisamente un'altra cosa. Apprezzabile comunque il lato estetico della pellicola, che rinuncia in parte alla computer grafica (le creature sono enormi costumi di peluche indossati da attori in carne e ossa) e gioca con una fotografia sovraesposta e dai colori ambrati.
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