La bestia nera (Tod Browning, 1919)
La bestia nera (The Wicked Darling)
di Tod Browning – USA 1919
con Priscilla Dean, Wellington A. Playter
**1/2
Visto su YouTube, con cartelli in inglese.
La ladruncola Mary Stevens (Priscilla Dean), che vive nei bassifondi arrabattandosi come può, si impadronisce della collana di perle che il ricco Kent Mortimer (Wellington A. Playter), ora caduto in rovina, aveva donato alla fidanzata Adele (Gertrude Astor) prima che questa l'abbandonasse. Innamoratasi di Kent e colpita dalla sua nobiltà d'animo anche di fronte alle difficoltà, Mary decide di cambiar vita e di trovarsi un lavoro onesto come cameriera: ma il passato, nei panni del turpe Stoop Connors (Lon Chaney), che vuole impadronirsi della collana, torna a farle visita... Questo lungometraggio girato da Tod Browning per la Universal affronta il tema, tanto caro al cinema muto, della "donna perduta", o meglio – in questo caso – della "rosa nella spazzatura", come suggerisce la metafora del fiore gettato via perché i petali sono infangati: ma pur nella spazzatura, essa rimane comunque una rosa. L'interessante ambientazione, il (relativo) realismo dei dialoghi (in particolare il linguaggio comico di Mary, pieno di slang, non acculturato e indice del suo basso livello sociale), la caratterizzazione curata anche dei personaggi minori – dal gestore del banco dei pegni (Spottiswoode Aitken) al colossale barista di cui tutti hanno paura (l'ex wrestler Kalla Pasha) – lo rendono tuttora assai gradevole. A lungo ritenuto perduto, il film è stato ritrovato negli anni novanta (una copia era infatti custodita in un museo olandese). Priscilla Dean era una diva del muto molto popolare a cavallo fra gli anni dieci e gli anni venti, la cui carriera non sopravvisse all'avvento del sonoro. Ma naturalmente il nome che spicca nel cast è quello di Lon Chaney, non ancora "uomo dalle mille facce", qui alla prima delle sue dieci collaborazioni con Browning.
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