4 maggio 2020

Charlotte et Véronique (J.L. Godard, 1957)

Charlotte e Veronique, o Tutti i ragazzi si chiamano Patrick
(Charlotte et Véronique, ou Tous les garçons s'appellent Patrick)
di Jean-Luc Godard – Francia 1957
con Anne Colette, Nicole Berger
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Visto su YouTube, in originale con sottotitoli.

Due studentesse che condividono un appartamento a Parigi, la bionda Charlotte (Anne Colette) e la bruna Véronique (Nicole Berger), vengono abbordate separatamente – e l'una all'insaputa dell'altra – dallo stesso ragazzo, Patrick (Jean-Claude Brialy), ai giardini del Lussemburgo. La sera, raccontandosi l'accaduto, si stupiscono del fatto che al giorno d'oggi "tutti i ragazzi si chiamano Patrick" e si prendono in giro a vicenda, ciascuna denigrando il "fidanzato" dell'altra ed elogiando la serietà del proprio. Ma la mattina dopo vedranno Patrick mentre ci prova con un'altra ragazza, usando sempre la stessa tecnica. Sceneggiato da Éric Rohmer e diretto con brio da un ventiseienne Godard, è un vivace cortometraggio con cui i due cineasti inaugurano un miniciclo di brevi film dedicati a queste protagoniste (seguiranno "Charlotte et son Jules" di Godard e "Veronique et son cancre" di Rohmer, che ingloberà nella serie ex post anche il precedente "Charlotte et son steak"). Le due attrici erano state presentate loro dal produttore Pierre Braunberger: la Colette per un breve periodo fu anche la fiamma di Godard. Se temi e contenuti sembrano più affini ai lavori futuri di Rohmer, con dialoghi che si ripetono e si contraddicono, fra menzogne e generalizzazioni, situazioni speculari e personaggi ambiguamente romantici, stilisticamente il corto è già godardiano in molte cose, a partire dalle inquadrature fuori centro che attirano inevitabilmente l'attenzione dello spettatore sui particolari sullo sfondo (come l'uomo al bar intento a leggere "Arts", un giornale di spettacoli su cui scrivevano gli stessi Godard e soci: è visibile addirittura il titolo di un celebre articolo di Truffaut, "Le cinéma français crève sous les fausses légends") e dai molti riferimenti al cinema americano (di cui Charlotte e Véronique sembrano essere appassionate), senza contare che l'ambiente circostante pare assumere vita propria e che il personaggio maschile è uno sfacciato e disinvolto mascalzone che ricorda quelli interpretati da Jean-Paul Belmondo.

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