Jarinko Chie (Isao Takahata, 1981)
Chie la piccola peste (Jarinko Chie)
di Isao Takahata – Giappone 1981
animazione tradizionale
**1/2
Visto in divx, in originale con sottotitoli.
La piccola e vivace Chie abita con lo scapestrato padre Tetsu e il gatto Kotetsu in un quartiere periferico di Osaka. Non sopportando più il marito, attaccabrighe e irresponsabile, la madre Yoshie è andata via di casa, e la bambina è costretta a portare avanti da sola il ristorantino di famiglia (che vende Horumon, ovvero spiedini di frattaglie, e sakè). Anche il rapporto di Chie con il padre (che chiama sempre per nome, Tetsu, rifiutandosi di chiamarlo papà) è alquanto problematico: da un lato si vergogna di un genitore così cialtrone e combinaguai, che perde al gioco tutto il denaro guadagnato ed è sempre in giro a provocare risse, dall'altro gli è affezionata e vorrebbe tanto poter essere orgogliosa di lui (oltre che vedere riunita la famiglia). Tratto da un manga di Etsumi Haruki, caratterizzato da uno strano contrasto fra il disegno cartoonistico e l'ambientazione realistica, un film simpatico e minimalista costituito da una successione di "vignette" che coinvolgono non solo Chie e i genitori ma anche i vari abitanti del quartiere (e persino i gatti, protagonisti di alcune sottotrame surreali e slapstick). Una dopo l'altra si succedono avventure scolastiche, problemi con gli yakuza, incontri (segreti) con la madre, gite fuori porta, combattimenti fra gatti, con toni che ondeggiano gradevolmente fra l'attenzione alle psicologie e le situazioni grottesche e sopra le righe... Isao Takahata lo diresse per la Tokyo Movie Shinsa prima di fondare con Hayao Miyazaki lo studio Ghibli. Pare che inizialmente la regia fosse stata affidata proprio a Miyazaki, ma i produttori cambiarono idea quando il maestro disse che avrebbe voluto riscrivere tutta la sceneggiatura mostrando gli eventi dal punto di vista del gatto Kotetsu. Takahata, che diresse successivamente anche la serie televisiva dedicata a Chie (in onda dal 1981 al 1983, i cui primi episodi corrispondono alle vicende qui raccontate), rimane invece fedele al manga in tutto e per tutto: in ogni caso la pellicola presenta molti temi che si vedranno anche nelle sue opere successive, come "I miei vicini Yamada" (la vita quotidiana in famiglia) e "Pom Poko" (le dinamiche fra gli animali).
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