Tehroun (Nader T. Homayoun, 2009)
Tehroun
di Nader T. Homayoun – Francia 2009
con Ali Ebdali, Sara Bahrami
**1/2
Visto al cinema Apollo, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia)
Anche questo film "iraniano", come "Donne senza uomini" di Shirin Neshat, è stato in realtà prodotto all'estero (pur essendo girato, quasi clandestinamente, proprio a Teheran) ed è l'opera prima di un regista che vive ormai da anni in Occidente. Si tratta infatti di un insolito thriller che affronta temi scomodi e sicuramente inaccettabili per il regime e la censura della repubblica islamica, mostrando una Teheran ("Tehroun" è il nome della città in dialetto) ostile, violenta e immorale, abitata da banditi e prostitute. Parte come una pellicola realista, sembra trasformarsi per un momento in una versione iraniana di "Tre uomini e un bebè", e si rivela infine essere un gangster movie dai toni decisamente pessimisti. Il protagonista Ibrahim si è trasferito a Teheran in cerca di lavoro, dove condivide un appartamento con lo studente Madjid e il tassista Fatah, ma è costretto all'accattonaggio: per avere maggior successo, "affitta" un neonato per impietosire i passanti. Quando però l'amico Madjid si fa rubare il piccolo da una prostituta che lo aveva abbordato, il malvivente che gestisce la compravendita di bambini minaccia una sanguinosa vendetta. Cupo e non consolatorio, il film sceglie paradossalmente la strada del cinema di genere per descrivere una realtà tragica e disperata. Forse un po' lungo e confuso, ma comunque innovativo e coraggioso.
2 commenti:
Mmmhh... Sembra fico!
Ha i suoi difetti, ma è comunque interessante!
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