Gordos (D. Sánchez Arévalo, 2009)
Gordos
di Daniel Sánchez Arévalo – Spagna 2009
con Antonio de la Torre, Roberto Enríquez
**1/2
Visto allo Spazio Oberdan, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia)
Simpatica pellicola che affronta da molteplici punti di vista il tema dell'obesità, intercalandolo – fra dramma e ironia – con quelli del sesso, della famiglia e della religione. Alle riunioni del gruppo di sostegno guidato dal terapeuta Abel si incontrano infatti alcuni personaggi afflitti dal problema del peso: Enrique era un tempo il testimonial pubblicitario di un farmaco per dimagrire, ma è stato estromesso dal suo socio perché è ingrassato troppo; Sofia fa parte di una comunità religiosa e non riesce ad accettare le proprie forme; Leonor vorrebbe perdere peso prima che il fidanzato ritorni dagli Stati Uniti; Andres ama essere grasso ma teme di fare la stessa fine dei suoi parenti, tutti morti di infarto prima dei cinquant'anni. Le diverse storie si intrecciano fra loro e con quelle di parenti e conoscenti: e così Enrique, dopo aver accidentalmente provocato il coma del suo socio, pur essendo gay dà inizio a una relazione con la moglie di questi; Nuria, la figlia di Andres, gioca un brutto scherzo al pestifero fratello Luis; Paula, la sportiva moglie di Abel, rimane incinta e scopre che il marito non è più attratto da lei; Sofia si rende conto che i suoi desideri sessuali non possono essere soddisfatti dal bigotto fidanzato Alex; Leonor scopre un legame fra obesità e insoddisfazione sentimentale. Forse un po' lungo e con qualche problema a concludere le storie, il film è comunque molto piacevole nel mescolare situazioni surreali ed esilaranti a drammi esistenziali, crisi coniugali o familiari a provocazioni alla Almodóvar, senza voler imporre il lieto fine a tutti i costi e tratteggiando con abilità e ironia una decina di personaggi con pregi e difetti, contraddizioni e fobie, certezze e insicurezze.
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