Scheherazade, tell me a story (Y. Nasrallah, 2009)
Scheherazade, tell me a story (Ehky ya Scheherazade)
di Yousry Nasrallah – Egitto 2009
con Mona Zaki, Hassan El Raddad
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Visto allo Spazio Oberdan, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia)
Hebba, bella e benestante anchorwoman progressista, è la conduttrice di un seguitissimo programma televisivo che si occupa di denuncia sociale. Ma i contenuti della trasmissione, spesso sgraditi ai politici, rischiano di mettere a repentaglio la carriera del marito, un giornalista sempre pronto alla genuflessione verso i potenti e che aspira a dirigere un importante quotidiano governativo. Lui le chiede pertanto di addolcire temporaneamente i temi dello show, e lei decide di intervistare una serie di donne su argomenti quali il sesso, il matrimonio e il tradimento. Non ha però fatto i conti con una semplice verità: "ogni cosa è politica". I racconti delle intervistate, infatti, mettono in luce tutto un mondo che vede le donne come vittime di continui inganni, maltrattamenti e sopraffazioni da parte degli uomini... A suo modo originale nell'affrontare il tema in maniera affabulatoria, non documentaristica e lontana dal classico cinema di denuncia, è quasi un film a episodi che all'interno della cornice rappresentata dalla vicenda di Hebba racconta tre storie al femminile (la più bella è quella delle tre sorelle che dapprima si contendono il ragazzo che gestisce il negozio di famiglia e poi vengono da lui ingannate). Non mancano frecciate di ogni tipo verso la sharia e le discriminazioni di natura sociale e religiosa, ma l'argomento è affrontato a tutto tondo e la sceneggiatura mostra come nemmeno le classi più abbienti, apparentemente moderne e "aperte", siano immuni dal fenomeno.
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