22 settembre 2009

Cosmonauta (S. Nicchiarelli, 2009)

Cosmonauta
di Susanna Nicchiarelli – Italia 2009
con Marianna Raschillà, Pietro Del Giudice
**1/2

Visto al cinema Eliseo (rassegna di Venezia)

Primi anni sessanta: la giovane Luciana, cresciuta sin da bambina nel mito del comunismo ma affascinata – come il fratello maggiore Arturo – più dai successi sovietici nella conquista dello spazio che dalle tematiche sociali, si barcamena in un quartiere alla periferia di Roma fra i primi turbamenti amorosi, le tensioni familiari e l'impegno politico a livello giovanile. Pur con diversi difetti (una regia ordinaria, una sceneggiatura che cerca sempre la soluzione più facile, una colonna sonora ruffiana), resta il migliore dei quattro film italiani che ho visto alla rassegna di Venezia. La militanza politica e il fascino per le conquiste spaziali si riducono ben presto a far solo da sfondo a disagi e turbamenti del tutto personali e comuni a ogni adolescente: amori, amicizie, risentimenti, frustrazioni, conflitti familiari. E il fatto che ci siano episodi e situazioni non risolte (come il rapporto con il patrigno, interpretato da Sergio Rubini) non va a discapito di un film che ha i suoi pregi nella leggerezza e nella naturalezza con cui viene seguito il personaggio principale e il suo rapporto con il mondo che la circonda. Bravi i giovani attori, mentre fra gli adulti spicca Claudia Pandolfi nel ruolo della madre di Luciana. La regista, al suo esordio, interpreta invece il ruolo della sensibile militante Marisa. Una nota: "cosmonauta" è il termine che designa i viaggiatori spaziali russi; il termine "astronauta" è invece riservato agli americani. Il film è preceduto da un breve corto d'animazione a passo uno dedicato alla prima missione spaziale (la Sputnik 5, del 1960) che ha mandato nello spazio e poi riportato vivi a terra degli esseri viventi (topi, cagnolini e insetti).

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