24 settembre 2009

Venezia e Locarno 2009 – conclusioni

Dopo 32 film visti in 8 giorni, e dopo aver riveduto e corretto alcuni giudizi scritti forse troppo in fretta e a caldo, è giunto il momento di riflettere sulla rassegna appena conclusa, che si è rivelata soddisfacente sotto molti punti di vista. Fra i film che ho gradito di più citerei "Lourdes" (forse il migliore della panoramica), le divertenti commedie multietniche "Soul Kitchen" e "Akadimia Platonos" e il tragicomico russo "Kakraki". Anche il cinema di genere ha dimostrato grande vitalità, sparando ottime cartucce come il prison movie spagnolo "Celda 211", l'horror francese "La horde", il thriller hongkonghese "Accident", il giallo franco-svizzero "Complices" e in fondo anche il Leone d'Oro "Lebanon", che resta pur sempre un film di guerra. Le delusioni maggiori vengono invece dal cinema italiano.

La cosa più bella è stata comunque la varietà delle pellicole proiettate, sia per temi e generi sia per provenienza geografica: ho potuto vedere film russi, cinesi, giapponesi, mongoli, egiziani, iraniani, israeliani, serbi, albanesi, slovacchi, greci, tedeschi, danesi, spagnoli, francesi, argentini, peruviani, colombiani, il tutto nello splendore delle lingue originali. Che differenza con il desolante panorama attuale della distribuzione nelle sale, dove ormai si vedono solo film italiani e americani, questi ultimi perdipiù doppiati sempre peggio.

4 commenti:

Larry ha detto...

te lo chiedo solo perchè ho letto un gran bene di lebanon un po in ogni parte e sinceramente mi ha molto incuriosito; ma visto che non sembri essere completamente d'accordo, secondo te chi meritava il leone d'oro,

Christian ha detto...

Tra i film che ho visto, io forse lo avrei dato a "Lourdes". Ma "Lebanon" è un buon film, non demerita, e il Leone ci può stare (o magari sarebbe bastato il premio della giuria).

Luciano ha detto...

Ti capisco nonostante la mia assenza veneziana si prolunghi da anni. Il fascino di un festival e la richezza dei film in lingua originale di tutto il mondo ha sempre surclassato le miserie delle sale, ma adesso il divario è cresciuto notevolmente. Quando vado insala non ho più la passione di un tempo.

Christian ha detto...

Per fortuna, se la distribuzione "ufficiale" latita, ci sono sempre l'home video (anche d'importazione!) e il peer-to-peer... E poi speriamo che la situazione nelle sale torni a migliorare, in fondo in tutte le cose (anche nella passione cinematografica! ^^) ci sono alti e bassi.