Francia (Israel Adrián Caetano, 2009)
Francia
di Israel Adrián Caetano – Argentina 2009
con Milagros Caetano, Natalia Oreiro
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Visto all'Auditorium San Fedele, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia)
La piccola Mariana ha problemi comportamentali a scuola, desidera farsi chiamare Gloria e non ama la lettura, preferendo ascoltare musica e scattare fotografie con il suo cellulare; forse il suo disagio e la sua irrequietezza dipendono da quelli dei genitori, che si sono separati poco dopo la sua nascita. Cristina lavora come cameriera in una villa di ricchi signori, dove deve tenere a bada gli impulsi suicidi della padrona di casa, mentre Carlos si occupa di una piccola fabbrica metallurgica, ma gli affari vanno male così come il rapporto con la sua nuova compagna. Uno psicologo propone alla famiglia il celebre indovinello delle tre case da collegare ad acqua, luce e gas: anche se l'enigma non ha soluzione, non si può smettere di provare a cercarla. Di Caetano avevo già visto, in una rassegna di qualche anno fa, il bel "Cronaca di una fuga", un film sui desaparecidos. Qui cambia totalmente genere, dedicandosi con leggerezza e sensibilità ai rapporti familiari, filtrati soprattutto dagli occhi storti di una bambina un po' bizzarra e anticonformista. Ma la pellicola lascia un po' il tempo che trova e, con ogni probabilità, si dimenticherà facilmente. Il titolo viene dal verso di una poesia citata nei titoli di testa.
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