11 giugno 2009

Racconti dell'età dell'oro (aavv, 2009)

Racconti dell'età dell'oro (Amintiri din epoca de au)
di Hanno Höfer, Razvan Marculescu, Cristian Mungiu, Constantin Popescu, Ioana Uricaru – Romania 2009
con Vlad Ivanov, Diana Cavallioti
**1/2

Visto al cinema Colosseo, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).

"L'età dell'oro" era la definizione che la propaganda del partito comunista attribuiva al periodo in cui la Romania era governata da Ceausescu. Questo film a episodi è ambientato appunto negli anni ottanta e racconta cinque "leggende urbane" sullo sfondo della dittatura, con toni che vanno dal grottesco al malinconico, dal sarcastico al (finto) nostalgico. Più che sui personaggi storici, il film si sofferma su figure minori più o meno significative, dai piccoli lavoratori che si arrangiano per sbarcare il lunario a una miriade di funzionari e ispettori troppo solerti o incapaci che si affannano a compiacere i propri superiori, dando vita a un quadro tragicomico e surreale ma a suo modo realistico ed efficace nel rappresentare l'assurdità di quel periodo. Non a caso quasi tutte le storie, più o meno verosimili, sono ambientate in cittadine e province ben lontane dai veri centri di potere e non affrontano temi politici, preferendo divertire lo spettatore con una sorta di commedia degli errori. Fra i registi il più noto è Mungiu, già vincitore della Palma d'Oro con "Quattro mesi, tre settimane e due giorni". Nei vari episodi assistiamo alla mobilitazione di un intero paesino di campagna che si prepara al passaggio di un corteo politico ufficiale, ma le cose andranno storte e tutti i responsabili si ritroveranno (letteralmente e metaforicamente) a girare su una giostra che non può essere fermata; alla stravagante trovata di un ragazzo e una ragazza che si trasformano in imbottigliatori di aria per impadronirsi di una grande quantità di bottiglie vuote da rivendere; alle peripezie di due fotografi incaricati di ritoccare le foto ufficiali di Ceausescu prima che vadano in stampa; alla toccante vicenda di un camionista che trasporta pollame e che pensa bene di rubare le uova che gli animali depongono durante il viaggio; alle vicissitudini di un poliziotto di quartiere al quale il cognato di campagna regala un maiale vivo: non potendo macellare l'animale senza richiamare l'attenzione dei vicini, decide di ucciderlo con il gas, facendolo però esplodere nell'appartamento!

3 commenti:

Larry ha detto...

scusa, non ho capito... alla fine com'è il film? bello, ben fatto, noioso?

Christian ha detto...

Piacevole, nel complesso lascia una buona impressione. Tre episodi sono comici e spensierati (quello della visita ufficiale, quello dei fotografi di partito e quello del maiale), gli altri due più "realistici" e riflessivi, e anche più lunghi (quello degli imbottigliatori e quello del camionista), ma comunque non certo noiosi. Rispetto a "Quattro mesi, tre settimane, due giorni" è sicuramente un film più leggero!

Larry ha detto...

l'immagine che hai messa sembra anche molto bella... ok, mi sa che lo guarderò quando e se uscirà al cinema