12 giugno 2009

Il padre dei miei figli (M. Hansen-Løve, 2009)

Il padre dei miei figli (Le père de mes enfants)
di Mia Hansen-Løve – Francia 2009
con Louis-Do de Lencquesaing, Chiara Caselli
*1/2

Visto al cinema Anteo, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).

Grégoire, infaticabile ed entusiasta produttore di film d'essai dallo scarso appeal commerciale, ha una bella moglie italiana (la Caselli), tre splendide figlie e una magnifica casa in campagna. Ma preferisce dedicare quasi tutto il proprio tempo al lavoro: e quando le difficoltà finanziarie mettono in crisi la sua attività, sceglie il suicidio. Moglie e figlie cercano di elaborare il lutto, provando nel contempo a evitare la liquidazione della casa di produzione e a portare a termine in qualche modo la lavorazione delle pellicole già in corso. L'impresa si rivelerà però superiore alle loro forze. Un film dal ritmo e dalle atmosfere rohmeriane (è prodotto da Les Films du Losange), che scorre senza lasciare quasi nulla allo spettatore. E le due ore di durata (il suicidio che cambia le carte in tavola avviene dopo 45 minuti) sono decisamente troppe. Qualche venatura autobiografica: il personaggio di Grégoire è infatti ispirato a Humbert Balsan, produttore francese suicidatosi nel 2005 prima di poter produrre il lungometraggio d'esordio della regista, "Tout est pardonné". Alice de Lencquesaing è la figlia maggiore, Clémence, che scopre che il padre aveva una doppia vita e un figlio segreto. Premio della giuria a Cannes nella sezione "Un Certain Regard".

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