11 giugno 2009

Sacro e profano (Madonna, 2008)

Sacro e profano (Filth and Wisdom)
di Madonna – GB 2008
con Eugene Hutz, Vicky McClure, Holly Weston
**

Visto al cinema Apollo, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).

In fondo non è male, questo film d'esordio di Madonna come regista, forse solo un po' noiosetto. Il protagonista è Eugene Hutz, cantante del gruppo gypsy-punk Gogol Bordello, con il suo divertente inglese sgrammaticato e l'accento ucraino che avevo già apprezzato in "Ogni cosa è illuminata". Hutz interpreta A.K., personaggio bizzarro, sopra le righe e in parte anche autobiografico (sogna di sfondare come cantante), che dispensa consigli e aforismi rivolgendosi spesso in camera direttamente allo spettatore, si guadagna da vivere mettendo in scena giochi di ruolo sadomaso e abita in un appartamento di Londra insieme a due coinquiline, delle quali seguiamo parallelamente le vicende: Juliette, commessa in una farmacia, ha abbandonato la propria famiglia e vorrebbe trasferirsi in Africa per assistere i bambini malati di AIDS; Holly, aspirante danzatrice classica, si ritrova trasformata in lap dancer e spogliarellista. Le loro storie si intrecciano con quelle di altri personaggi: il datore di lavoro hindi di Juliette, in crisi coniugale; la sorella della stessa Juliette, che trova a propria volta il coraggio di lasciare i genitori; le "colleghe" di Holly, che la sostengono e la consigliano; i clienti feticisti di A.K.; e uno scrittore cieco e recluso, in crisi di depressione. il filo conduttore di tutto il film, forse un po' esile, resta comunque la filosofia di A.K. all'insegna della dualità ("Inferno e paradiso, sporcizia e saggezza, sono due lati della stessa medaglia"), come recita anche il titolo che in italiano è stato alterato. Il lieto fine generalizzato, però, convince poco.

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