30 giugno 2009

Che fine ha fatto Baby Jane? (R. Aldrich, 1962)

Che fine ha fatto Baby Jane? (What ever happened to Baby Jane?)
di Robert Aldrich – USA 1962
con Bette Davis, Joan Crawford
****

Rivisto in DVD, con Marisa.

Le due sorelle Hudson (“Baby” Jane, ex bambina prodigio degli spettacoli di vaudeville, e Blanche, diva del cinema degli anni trenta, ora costretta su una sedia a rotelle), vivono in semireclusione in una lussuosa villa di Hollywood. Jane, che tutti ritengono responsabile dell'incidente che ha paralizzato Blanche quando era al culmine della carriera, sfoga il proprio odio verso la sorella, che ormai dipende da lei, tiranneggiandola in ogni modo. Ma in un crescendo di frustrazione, risentimenti e sensi di colpa, si scoprirà che forse le cose non stanno come sembrano. Partendo da presupposti simili a "Viale del tramonto", ma aggiungendovi una suspense da thriller hitchcockiano, Aldrich realizza un grande horror psicologico, a tratti macabro e agghiacciante, che ha saputo rilanciare la carriera di Bette Davis, consentendole di ricevere la decima nomination all'Oscar come miglior attrice. La Davis non ha timore di mostrarsi sullo schermo invecchiata e imbruttita oltre ogni dire, sotto una montagna di trucco, e di dar vita a un personaggio decadente e alcolizzato, psicopatico e macerato dall'odio, che vive nel passato (sogna persino di riproporre in pubblico i numeri di canto e di ballo che faceva da bambina, come l'assurda canzoncina "I've written a letter to daddy") e tortura in maniera crudele la sorella (segregandola nella sua stanza e dandole da mangiare topi morti, in scene che sembrano anticipare quelle del "Misery" di Stephen King). Ottima comunque anche Joan Crawford, il cui ruolo richiede più sfumature e maggior delicatezza nella recitazione. Pare che le due attrici si odiassero anche fuori dal set, ed è per questo motivo che Aldrich, nel successivo "Piano... piano, dolce Carlotta", fu costretto a sostituire la Crawford con Olivia de Havilland.

4 commenti:

Larry ha detto...

beh splendido davvero, aldrich non mi convince sempre ma nel suo dittico con bette davis è davvero grande. questo film in particolar modo.

Christian ha detto...

Sì, i due film con la Davis sono davvero magnifici!

Anonimo ha detto...

Straordinario, per me un capolavoro. E anche io nella mia recensione ho fatto notare le "assonanze" con Viale del tramonto e con lo stile hitchcockiano (soprattutto in riferimento a "Psycho").
Comunque, trattasi di uno dei miei film preferiti in assoluto ^^
Ale55andra

Christian ha detto...

Anche secondo me è un capolavoro, con momenti davvero angoscianti come quello in cui la Davis, da vecchia, si mette a intonare la canzoncina che cantava da bambina.
Ho letto ora la tua recensione... in effetti viene naturale citare il film di Wilder e quelli di Hitchcock, i punti di riferimento sembrano essere quelli, anche se poi la pellicola ha anche una sua identità particolare e ben precisa.
Ciao!