America oggi (Robert Altman, 1993)
America oggi (Short cuts)
di Robert Altman – USA 1993
con Andie MacDowell, Jack Lemmon
***1/2
Visto in DVD, con Martin e Marisa.
Se c'è un tipo di pellicola alla quale il nome di Altman rimarrà legato per sempre, questo è senza dubbio il film corale. Il regista americano è stato infatti un vero maestro nel mostrare sullo schermo le vite di decine e decine di personaggi che si sfiorano, si incontrano o si incrociano ripetutamente, in maniera più o meno stretta, raccontando nel contempo storie minimaliste o drammatiche, leggere o sconvolgenti, esistenziali o paradossali. "America oggi", che segue per tre giorni le vicende di alcuni gruppi di coniugi, di famiglie o di amici a Los Angeles e dintorni, mostrandone tutti gli egoismi e le ipocrisie e ricamando sui temi del caso, della morte, della felicità e dell'infedeltà, ne è uno degli esempi più alti. Molti altri cineasti (da Paul T. Anderson a Paul Haggis) hanno tentato di imitare il suo stile, ma il tocco di Altman rimane insuperabile. In questa pellicola, le cui tre ore di durata non stancano affatto e dove non si ha mai l'impressione che qualche segmento o qualche personaggio sia "di troppo", il regista si appoggia a una sceneggiatura di ferro (che lega insieme una decina di racconti brevi di Raymond Carver) e a un cast di tutto rispetto, riuscendo a caratterizzare meravigliosamente ogni singolo personaggio. Il risultato è un mosaico di situazioni, di vite e di esistenze che lascia allo spettatore un'impressione di coerenza e compattezza che non si ritrova facilmente in altre pellicole di questo genere, in particolare in quelle dei succitati imitatori. Ann (Andie MacDowell) e Howard Finnigan (Bruce Davison) sono una coppia felice, il cui figlioletto Casey di otto anni viene investito da un'automobile ed entra in coma. Alla guida dell'auto c'era Doreen (Lily Tomlin), una cameriera che cerca di riallacciare i legami con il marito ubriacone (Tom Waits). Il medico che cura il bambino (Matthew Modine) e sua moglie Marian (Julianne Moore), una pittrice, hanno invitato a cena una coppia conosciuta a un concerto: Claire (Anne Archer), che lavora come clown negli ospedali, e Stuart (Fred Ward), appassionato di pesca. Sherri (Madeleine Stowe), la sorella di Marian, è alle prese con i continui tradimenti di suo marito Gene (Tim Robbins), un poliziotto arrogante e bugiardo che odia il cane di famiglia e che intreccia una relazione con Betty (Frances McDormand), moglie del pilota di elicotteri Stormy Weathers (Peter Gallagher), che si vendica distruggendo l'appartamento della consorte in sua assenza. All'ospedale dove è ricoverato Casey, nel frattempo, giunge Paul (Jack Lemmon), il padre di Howard, che non parla con il figlio da molti anni, mentre un pasticciere infuriato (Lyle Lowett) lascia messaggi ingiuriosi nella segreteria telefonica dei Finnigan. La figlia di Doreen, Honey (Lili Taylor), deve custodire la casa dei suoi vicini e ne approfitta per scattarci fotografie sadomaso con il marito Bill (Robert Downey jr.), truccatore cinematografico. I loro migliori amici sono Lois (Jennifer Jason Leigh), che lavora da casa come operatrice di una linea erotica, e Jerry (Chris Penn), un uomo placido che forse ha dovuto inghiottire troppe umiliazioni nella vita e che finirà con esplodere. I quattro si ritrovano spesso nel locale jazz dove canta l'anziana Tess (Annie Ross), vicina dei Finnigan e madre di Zoe (Lori Singer), una violoncellista depressa e sempre sull'orlo del suicidio... La pellicola si apre con gli elicotteri della protezione civile che spargono insetticida contro un insetto che funesta i raccolti, e si conclude con un tremendo terremoto che scuote le case e le vite di tutti gli abitanti della città, suggellando la conclusione, più o meno aperta, di tutte le storie. Regia e montaggio non perdono mai il controllo del film, mentre alcune attrici non si fanno problemi a mostrarsi nude: in particolare resta indelebile la scena in cui Julianne Moore si aggira in casa a pube scoperto. L'episodio in cui Stuart e i suoi due compagni di pesca (Buck Henry e Huey Lewis) trovano un cadavere nel fiume fra le montagne e scelgono di rimanere a pescare anziché avvertire subito la polizia ha ispirato nel 2006 una (brutta) pellicola australiana, "Jindabyne".
2 commenti:
Poprio ieri su Cinepillole si facevano le stesse considerazioni..ed in particolar modo si notava come Altman famoso decostruttore di generi fose riuscito ad essere anarchico anche all'interno di un movimento di rottura come fu quello della New Hollywood e stante il suo ultimo film, di come la sua vena fosse lungi dall'essere esaurita.
Sì, ho letto (io e Martin abbiamo visto il film insieme!). E naturalmente concordo. In effetti, anche se ogni tanto pure lui faceva qualche passo falso, fino all'ultimo Altman ha continuato a fare film personali e originali, e per giunta mai pesanti nonostante l'elevatissima densità di personaggi e situazioni e una durata molto superiore alla media.
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