Venezia e Locarno 2006 - conclusioni
A rassegna finita, e dopo aver riveduto e corretto alcuni giudizi a mente più fredda, posso provare a fare un bilancio: nel complesso positivo, anche se veri e propri capolavori non ne ho visti. Su tutti mi sono piaciuti "Il flauto magico" di Branagh, ma anche gli ottimi "The queen" e "Little Miss Sunshine". Meglio del previsto la selezione americana (con la prevedibile eccezione di Oliver Stone). Deludenti, invece, i francesi (a parte Resnais) e gli italiani (a parte Amelio, peraltro non eccezionale). Non male nel complesso gli orientali, con nota di merito per Johnnie To. Devo però confessare che negli ultimi giorni della rassegna la fatica e la stanchezza accumulata nella visione di così tanti film (spesso sei al giorno) mi hanno portato ad acuire ed "estremizzare" i giudizi: o un film mi piaceva veramente tanto oppure lo detestavo, senza via di mezzo. Per questo motivo sono stato particolarmente duro con pellicole (per esempio "Nuovomondo"), che magari in altre condizioni non avrei stroncato così duramente ma che non sono riuscite a convincermi che non stavo sprecando il mio tempo.
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