Il diavolo veste Prada (D. Frankel, 2006)
Il diavolo veste Prada (The devil wears Prada)
di David Frankel – USA 2006
con Anne Hathaway, Meryl Streep
*1/2
Visto al cinema Excelsior, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia).
Che non fosse il mio genere di film l'ho capito subito dalla prima scena, quella in cui la protagonista entra nella redazione della rivista di moda per sostenere il colloquio di assunzione e viene presa in giro da tutti per la maniera sciatta nel vestire. Ebbene, con tutta la mia buona volontà, io non riuscivo a distinguere alcuna differenza nel modo in cui si vestiva rispetto alle altre impiegate: mi sembrava altrettanto elegante e bella, se non di più. Questo forse dimostra come io di moda non me ne intenda granché (non so assolutamente distinguere un capo firmato da uno che non lo è), ma spiega anche perché abbia riso ben poco o non abbia capito gran parte delle battute del film. Appesantita dal solito carrozzone di falsi sentimenti hollywoodiani, la pellicola non brilla nemmeno come commedia sofisticata: i tempi di Lubitsch e di Cukor, ahimé, sono ben lontani. Tutto è prevedibile, i personaggi scontati, il finale telefonato. La Streep è brava, sì, ma il suo personaggio è monocorde. Pubblicità dovunque, sin dal titolo: inutile contare i marchi e i nomi che vengono citati, sono centinaia.
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