Hellboy (Neil Marshall, 2019)
Hellboy (id.)
di Neil Marshall – USA 2019
con David Harbour, Milla Jovovich
*1/2
Visto in TV (Now Tv).
Creatura infernale "adottata" da uno scienziato americano (Ian McShane), Hellboy lavora come "indagatore del paranormale". In missione in Inghilterra, dovrà vedersela con Nimue, la "Regina di sangue", che intende vendicarsi dell'umanità intera dopo essere stata sconfitta nel medioevo da Re Artù. E nel frattempo scoprirà la verità sulle proprie origini. Reboot della serie cinematografica ispirata al personaggio creato da Mike Mignola, dopo i due film (già a mio parere sopravvalutati) realizzati nel 2004 e nel 2008 da Guillermo del Toro. Marshall, regista specializzato in horror, non ha certo la mano leggera, ed è anche meno fantasioso, poetico o visionario del collega messicano, ma si dimostra complessivamente solido, anche se appare incerto sul taglio da dare alla pellicola, passando dall'avventuroso-fiabesco all'action movie e puntando su scene ad effetto che nel finale, quando i demoni invadono Londra (la parte migliore del film), tracimano nel gore e nel grottesco quasi alla Go Nagai. Peccato che la vicenda sia noiosa e inutilmente ingarbugliata (anche perché fonde insieme ben tre diverse storie a fumetti del personaggio), appesantita da continui rimandi alle origini del protagonista e di comprimari di cui, in fondo, non ci importa nulla, come la giovane medium Alice (Sasha Lane) e il giaguaro mannaro Daimio (Daniel Dae Kim). Il ritmo monocorde e gli effetti speciali non eccezionali concorrono alla scarsa memorabilità dell'insieme, dando vita a un film che può anche intrattenere durante la visione ma che si dimenticherà poi a stretto giro di posta. Brava comunque Milla nei panni della regina cattiva. Lo scarso successo di critica e al botteghino rende improbabile la realizzazione di ulteriori sequel (suggeriti dalla scena finale).
0 commenti:
Posta un commento