Ma Rainey's Black Bottom (G. C. Wolfe, 2020)
Ma Rainey's Black Bottom (id.)
di George C. Wolfe – USA 2020
con Chadwick Boseman, Viola Davis
**1/2
Visto in TV (Netflix).
Nella Chicago del 1927, quattro musicisti di colore attendono l'arrivo della cantante Ma Rainey (Viola Davis), detta la "madre del blues", per una sessione di registrazione prima di una tournée. Fra di loro c'è il giovane e ambizioso trombettista Levee (Chadwick Boseman), che sogna di scrivere le proprie canzoni e di mettere in piedi una band. Ma dovrà scontrarsi non solo con i colleghi più veterani e realisti e con la personalità strabordante di Ma, primadonna che intende sfruttare fino in fondo i privilegi ottenuti col proprio successo (ben consapevole che i produttori sono interessati solo ai profitti che la sua voce garantisce), ma soprattutto con un mondo ancora in preda a ingiustizie e iniquità legate al colore della pelle, fonte in lui di traumi, rabbia e frustrazione. Anche se si parla en passant di arte, lavoro o religione, infatti, il vero tema è quello razziale, trend topic di particolare peso in tempi di movimento BLM (Black Lives Matter). Di evidente origine teatrale (il dramma di August Wilson si svolge praticamente in tempo reale, in due soli ambienti – la sala di registrazione e lo scantinato sottostante – e con una manciata di attori), ma col valore aggiunto della bella e calda fotografia, un film dove tutto collima verso un tragico (ma non inaspettato) finale. Bravi gli attori: Glynn Turman, Colman Domingo e Michael Potts sono gli altri tre musicisti, più anziani di Levee; Dusan Brown (il nipote balbuziente Sylvester) e Taylour Paige (la "ragazza") sono l'entourage di Ma Rainey; i bianchi Jeremy Shamos e Jonny Coyne sono rispettivamente il manager e il produttore discografico. Ma a sorprendere è soprattutto Boseman, al suo ultimo film (è morto di tumore durante la post-produzione) e decisamente più convincente qui, in un film su piccola scala ma intenso, che nello spettacolone "Black Panther". Cinque nomination agli Oscar: per Boseman (probabilmente il favorito per la statuetta, visti anche i precedenti di Peter Finch e Heath Ledger), Davis, la scenografia, i costumi e il trucco. Il titolo è quello di una delle canzoni del repertorio di Ma Rainey, alcune vere foto della quale (con la sua band) scorrono sui titoli di coda.
1 commento:
Aggiornamento Oscar: niente da fare per Boseman. "Ma Rainey's Black Bottom" ha comunque vinto due statuette, quelle per i costumi e per il trucco.
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