9 marzo 2021

Permanent vacation (Jim Jarmusch, 1980)

Permanent vacation (id.)
di Jim Jarmusch – USA 1980
con Chris Parker, Leila Gastil
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Visto in TV (Prime Video), in originale con sottotitoli.

Il giovane e irrequieto Aloysious "Allie" Parker (Chris Parker) vaga per le periferie di New York, torna a vedere le macerie della casa dove è nato, fa visita alla madre ricoverata in un istituto psichiatrico, incontra diversi personaggi bizzarri, e infine ruba un'automobile e la rivende per procurarsi il denaro con cui lasciare la città. L'opera prima di Jim Jarmusch racconta un vagabondaggio che testimonia l'incapacità del suo protagonista di adattarsi al proprio ambiente ("mi sento come un tipo particolare di turista, un turista che è perennemente in vacanza") e mette subito in luce le caratteristiche del suo cinema: sperimentale, personale, indipendente ed esistenzialista, semplice e all'apparenza semi-improvvisato ma con un indubbio fascino, qui ben servito anche dalla fotografia "povera" di Tom DiCillo e dalla colonna sonora minimalista e post-industriale firmata dallo stesso Jarmusch insieme a John Lurie (che suona il sax). Lurie, che compare anche in una scena della pellicola, rimarrà un collaboratore frequente del regista e apparirà in diversi suoi film, a partire dai successivi "Stranger than paradise" e "Daunbailò". Da sottolineare gli ambienti del film, scenari di periferia disagiata, palazzi distrutti o in rovina, muri coperti da graffiti, che Jarmusch e il suo personaggio esplorano tra lentezza e silenzi. Fra le citazioni culturali, Lautréamont ("I canti di Maldoror"), Nicholas Ray (Allie va al cinema a vedere "Ombre bianche") e "Somewhere over the rainbow" (in una versione distorta per sax).

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