19 marzo 2021

No blood relation (Mikio Naruse, 1932)

No blood relation (Nasanu naka)
di Mikio Naruse – Giappone 1932
con Yoshiko Okada, Yukiko Tsukuba
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Visto su YouTube, con cartelli in inglese.

L'attrice Tamae (Yoshiko Okada), che sei anni prima aveva abbandonato il Giappone, il marito Atsumi (Shunyo Nara) e la figlia appena nata per andare a lavorare a Hollywood, torna in patria arricchita e col desiderio di riprendersi la bambina. Ma la piccola Shigeko, nel frattempo, si è affezionata a Masako (Yukiko Tsukuba), la seconda moglie di Atsumi nonché la donna che l'ha cresciuta. Con l'aiuto dell'avida suocera (Fumiko Katsuragi), e approfittando dell'assenza di Atsumi (incarcerato per bancarotta!), Tamae "rapisce" Shigeko. Ma dovrà fare i conti col fatto che a rendere veramente madre una donna non è l'aver dato alla luce un figlio, ma averlo allevato... Da un racconto di Shunyo Yanagawa, un melodramma muto nobilitato dalla regia dinamica di un giovane Naruse (si tratta del suo più antico lungometraggio tuttora esistente) con un montaggio rapido e numerosi zoom. Per il resto siamo dalle parti del classico racconto a tema sul conflitto fra povertà e ricchezza ma soprattutto fra tradizione e modernità, con la Okada nei panni della "cattiva" moga (la modern girl legata ai valori e allo stile di vita occidentale), anche se lo sguardo della macchina da presa riesce a mostrarcene anche il lato simpatetico. Curiosi i personaggi maschili di contorno: da Kusakabe (Joji Oka), reduce della Manciuria, alla coppia di ladri (Ichiro Yuki e Shozaburo Abe) che bazzicano intorno a Tamae, uno dei quali è suo fratello, protagonisti di occasionali sketch. La bambina è interpretata da Toshiko Kojima, il suo compagno di giochi (sempre intento a pescare, con scarsi risultati) è Tomio Aoki, il "Tokkan Kozo" di tanti film di Ozu.

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