28 marzo 2021

RocknRolla (Guy Ritchie, 2008)

RocknRolla (id.)
di Guy Ritchie – GB 2008
con Gerard Butler, Tom Wilkinson
**1/2

Visto in TV (Netflix), con Sabrina.

One-Two (Gerard Butler), Mumbles (Idris Elba) e Bob il bello (Tom Hardy), piccola banda di criminali londinesi, rubano a più riprese – grazie alla complicità della contabile Stella (Thandie Newton) – il denaro che il mafioso russo Yuri (Karel Roden) dovrebbe consegnare al gangster Lenny (Tom Wilkinson) per "ungere" i politici locali e ottenere così i permessi per una grande speculazione edilizia (i riferimenti sono a oligarchi come Roman Abramovich, da qualche anno proprietario del Chelsea: non a caso le riunioni d'affari di Yuri avvengono nei salottini di uno stadio di calcio). Questo complica la vita a Lenny, che Yuri sospetta di essere implicato nei furti, già nei guai perché il russo gli ha prestato un prezioso dipinto "portafortuna" che a sua volta gli è stato sottratto dal figliastro Johnny (Toby Kebbell), rocker ribelle e tossicodipendente... L'intera vicenda ci viene narrata da Archy (Mark Strong), braccio destro tuttofare di Lenny. Con una miriade di personaggi, sottotrame intrecciate e fazioni di vario genere in contrasto fra di loro, Guy Ritchie torna ai canovacci che lo hanno reso celebre (come in "Lock & Stock" e "Snatch"), ovvero storie improbabili e semi-comiche di criminali di diversa estrazione, da delinquenti di piccolo calibro a gangster inseriti nella società, da sicari armati a sbandati improvvisati, fornendo un concitato ritratto di un sottobosco di malviventi dominato da amicizie e tradimenti, regole non scritte e relazioni che corrono sul filo. Nonostante la densità di eventi (o forse proprio per questo), a tratti si ha la sensazione che si improvvisi man mano che si va avanti. Non mancano comunque bei momenti (il rapporto fra i tre ladri, in particolare dopo la rivelazione che uno di loro è gay; quello fra Johnny e il padre; la sottotrama sul misterioso "informatore" che si annida nella malavita) e alcune indovinate scene d'azione (tutta la sequenza della rapina ai danni dei due sicari russi), ma anche svolte forzate e improbabili. Curiosità: il dipinto ambito da tutti non si vede mai (è un MacGuffin, come il contenuto della valigetta di "Pulp Fiction"). Piccoli ruoli per Jeremy Piven e Gemma Arterton. Prima dei titoli di coda, una scritta annuncia che i personaggi sopravvissuti torneranno in un seguito che non è mai stato realizzato (l'intenzione di Ritchie era quella di filmare una trilogia, con Jason Statham pronto a subentrare come nuovo antagonista).

3 commenti:

Jean Jacques ha detto...

Mi ha dato l'effetto di "Non so che fare, rifaccio Lock&stock e Snatch. Alla fine diverte, ma se hai già visto altro di Ritchie ti sa tutto di già visto.
- forse è per questo che non ricordo nulla...

Christian ha detto...

Sì, lo stesso vale anche per il recente "The gentlemen". Film gradevoli, ma nulla che non si sia già visto...

Jean Jacques ha detto...

Infatti non sono molto propenso a volerlo recuperare...