30 ottobre 2020

La famosa invasione degli orsi in Sicilia (L. Mattotti, 2019)

La famosa invasione degli orsi in Sicilia
(La fameuse invasion des ours en Sicile)
di Lorenzo Mattotti – Francia/Italia 2019
animazione tradizionale
**1/2

Visto in TV (Now Tv).

Dal romanzo di Dino Buzzati (che ho letto e apprezzato da bambino), affascinante fiaba a sfondo morale ambientata in una Sicilia arcaica, immaginaria e fantastica, quando l'isola era piena di montagne e vi coesistevano uomini e animali parlanti, un film d'animazione diretto e illustrato dal grande disegnatore Lorenzo Mattotti, alla sua prima regia in un lungometraggio (dopo aver collaborato con un segmento nel 2007 al film collettivo "Peur(s) du noir"). La vicenda degli orsi che scendono dalle montagne in cerca di cibo e soprattutto di Tonio, il figlio del re Leonzio che è stato rapito dagli esseri umani per farlo esibire in un circo, comincia come una fiaba classica (ed è narrata infatti da un cantastorie), piena di animali antropomorfi ed elementi fantastici (il mago, i fantasmi, l'orco, il gigantesco gatto mammone...). Ma è la seconda parte, che giunge dopo l'apparente lieto fine, a dare alla vicenda il suo maggior peso, un ammonimento contro il vizio e la corruzione che può fare presa anche sulle creature più innocenti: dopo la vittoria, e vivendo a contatto con gli esseri umani, anche gli orsi si lasciano infatti contaminare dai loro difetti, a partire dalla sete di potere e di ricchezza. Ed ecco che l'utopia di pace e prosperità che sembrava regnare si corrompe attraverso delitti e tradimenti. Il film ha richiesto sei anni di lavoro: l'animazione è morbida, ma sono soprattutto i disegni – che si ispirano peraltro alle illustrazioni dello stesso Buzzati – a colpire per l'eleganza, l'astrattezza, la ricchezza cromatica e l'uso delle ombre, tutte caratteristiche del tratto di Mattotti anche nelle pagine dei suoi libri e fumetti, con alcuni riferimenti pittorici (Paolo Uccello, Giorgio De Chirico...) in aggiunta. Il cast vocale può contare su diverse star (quali Toni Servillo, Andrea Camilleri, Antonio Albanese e Corrado Guzzanti nella versione italiana; Jean-Claude Carrière, Leïla Bekhti e lo stesso Mattotti in quella francese).

2 commenti:

Clarke è vivo ha detto...

Il libro l'ho sempre voluto leggere. Da quello che ho letto di Buzzati lo vedo come uno scrittore abbastanza cupo, e mi pare strano da parte sua una favola come questa. Trovo curioso che il cartone abbia richiesto sei anni di lavoro.

Christian ha detto...

L'animazione purtroppo richiede tempo, soprattutto se non c'è un grande studio di produzione alle spalle!

Il libro parte come una favola, ma si fa progressivamente più cupo, infatti. Da bambino mi fece molta impressione, mi sembrò di leggere una storia "adulta", nonostante la magia, la fantasia e gli animali parlanti.