2 settembre 2020

Demoni e dei (Bill Condon, 1998)

Demoni e dei (Gods and Monsters)
di Bill Condon – GB/USA 1998
con Ian McKellen, Brendan Fraser
***

Rivisto in divx alla Fogona, con Marisa.

Alla fine degli anni cinquanta, James “Jimmy” Whale (McKellen), il leggendario regista del "Frankenstein" con Boris Karloff, trascorre la vecchiaia da recluso nella sua villa con piscina a Hollywood. Reduce da un ricovero in ospedale, è in fase di declino mentale, in preda a un fiume di ricordi incontrollati che si mescolano con i sogni e le allucinazioni legate al suo passato e alla sua arte (come i primi amori o le esperienze vissute in trincea durante la prima guerra mondiale). Omosessuale dichiarato, sembra attratto dal nuovo giardiniere della villa, il giovane e prestante Clayton Boone (Fraser), al quale chiede di posare per un ritratto e con cui stringe una singolare amicizia, essendo i due diversi in ogni cosa (per età, esperienze e vissuto: l'uno troppo legato al passato, l'altro senza apparente futuro). In realtà Jimmy sta progettando il proprio suicidio, e spera che proprio Clayton possa esserne l'artefice. Ispirato agli ultimi anni di vita del vero James Whale e alle sue creature più celebri, forse il più bel film di Condon: una riflessione sulla vita, l'amicizia e la tolleranza, attraverso la metafora del mostro più famoso della storia della settima arte: un "cattivo" che in realtà era soltanto un incompreso, con cui a tratti si identificano sia Jimmy che Clayton. Bello anche l'omaggio al cinema del passato: dai vecchi film degli anni trenta che ora fanno più ridere che paura (anche se Whale afferma che questo era l'intento sin da allora), alla dorata Hollywood dove vecchi relitti si tengono a galla con feste frivole ma sontuosissime. Il titolo della pellicola deriva da una frase de “La moglie di Frankenstein”, anche se la traduzione italiana è imprecisa (in originale era: "Dei e mostri"). E anche i titoli di coda richiamano quelli dei film che omaggia (con la dicitura “A good cast is worth repeating”). Ottimo Ian McKellen, in un ruolo particolarmente sentito. Fraser, con i capelli squadrati da marine, richiama in silhouette proprio il mostro di Frankenstein (e la cosa è naturalmente voluta). Bello anche il personaggio di Hanna, la fedele governante di casa Whale, interpretato da Lynn Redgrave. Il film vinse l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale (che Condon trasse dal romanzo "Father of Frankenstein" di Christopher Bram), oltre a ricevere nomination per le interpretazioni di McKellen e Redgrave.

3 commenti:

Marisa ha detto...

Un film che si gusta ed apprezza di più ad una seconda visione, quando si riesce a cogliere ogni sfumatura necessaria per la costruzione finale, accuratamente ed abilmente nascosta. Impagabile l'elegante interpretazione di Jan McKellen.

Guchi chan ha detto...

Questo è uno dei film che amo di più in assoluto, l'ho visto non so quante volte.

Christian ha detto...

È un film pieno di finezze e di significati!