29 giugno 2020

Il grido (Michelangelo Antonioni, 1957)

Il grido
di Michelangelo Antonioni – Italia 1957
con Steve Cochran, Alida Valli
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Rivisto in divx.

Dopo sette anni di convivenza e una figlia, l'operaio Aldo (Steve Cochran) viene improvvisamente lasciato dalla compagna Irma (Alida Valli), che ha deciso di andare a vivere con un altro uomo. Aldo abbandona allora il paese e il lavoro, e comincia a vagabondare per la regione insieme alla bambina, incapace di stabilirsi definitivamente in un altro luogo e con un'altra donna, nonostante le occasioni non gli mancherebbero: presso l'ex fidanzata Elvia (Betsy Blair), lungo gli argini del Po; nella stazione di rifornimento gestita dalla prosperosa benzinaia Virginia (Dorian Gray), che gli offrirebbe anche un lavoro; o in una baraccopoli in compagnia di Andreina (Lynn Shaw), spirito libero e anticonformista... Capitolo importante nella filmografia di Antonioni, che segna un momento di passaggio verso l'esistenzialismo che connoterà il suo cinema più maturo. Qui i personaggi (proletari, contadini, operai) e gli scenari da neorealismo (la campagna lungo il tratto finale del Po, fra il Veneto e l'Emilia-Romagna), spogli, nebbiosi e invernali, ritratti magistralmente dalla fotografia livida in bianco e nero, fanno solo da sfondo a una storia di sofferenza dell'animo: quella di Aldo (che si riflette a volte negli altri personaggi che incontra, ma che in lui è ai massimi livelli) è una ricerca irrealizzabile, la ricerca di un amore puro e non utilitaristico. I suoi rifiuti ad accettare una sistemazione sono razionali (per esempio la presenza della bambina), ma celano un'irrequietezza e un'insoddisfazione impossibili da placare. Così si spiega l'incapacità di stabilirsi insieme a Elvia, Virginia o Andreina, il modo in cui mette subito da parte il progetto di emigrare in Venezuela, il disinteresse totale per ciò che avviene attorno a lui (come la protesta dei contadini espropriati nel finale). Se le piene del Po e le alluvioni "portano via un po' di vecchio e fanno posto a un po' di nuovo", per Aldo la cosa si rivela impossibile. Il titolo, "Il grido", può essere spiegato superficialmente con l'ultima scena della pellicola (il grido di Irma), ma in realtà esprime il grido esistenziale (e silenzioso) che il protagonista emette per tutto il film. Bellissima la colonna sonora (al pianoforte) di Giovanni Fusco. Mirna Girardi è la piccola Rosina, Guerrino Campanilli è l'anziano padre di Virginia (che scappa sempre di casa), Gabriella Pallotta è Edera, la giovane e bella sorella di Elvia. Se Alida Valli recita in modo un po' melodrammatico, Cochran (che fu doppiato da Otello Toso) è decisamente intenso e sensibile: ma all'inizio si rimane un po' sorpresi quando ci si rende conto che il film intende seguire lui e non lei. Dorian Gray (nel primo ruolo di rilievo della sua carriera) è doppiata da Monica Vitti, musa del regista dal successivo "L'avventura".

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