Il gobbo di Notre Dame (W. Worsley, 1923)
Il gobbo di Notre Dame (The hunchback of Notre Dame)
di Wallace Worsley – USA 1923
con Lon Chaney, Patsy Ruth Miller
**1/2
Visto su YouTube, con cartelli in inglese.
Nella Parigi del 1482 (dieci anni prima che Colombo scoprisse l'America, si premura di specificare una didascalia), la bella gitana Esmeralda (Miller) si innamora del giovane capitano delle guardie Phoebus (Norman Kerry). Ma la ragazza è concupita anche dal perfido Frollo (Brandon Hurst), che progetta di farla rapire dal deforme Quasimodo (Chaney), campanaro della cattedrale di Notre Dame. Spinto dalla simpatia per Esmeralda, l'unica che ha mostrato pietà verso di lui, Quasimodo la proteggerà quando Frollo, per gelosia, pugnalerà Phoebus e farà cadere la colpa su di lei. Nonostante la trama venga edulcorata in più punti (come lo "sdoppiamento" di Frollo in due personaggi, il buon arcidiacono Claude e il perfido fratello Jehan, cui è attribuito il ruolo di antagonista, forse per preservare la "santità" dell'uomo di chiesa; e soprattutto la conclusione, con un "lieto fine hollywoodiano" per Esmeralda e Phoebus), si tratta del miglior adattamento muto del romanzo di Victor Hugo, con passi da gigante rispetto alla versione del 1911 ("Nostra signora di Parigi") soprattutto a livello di produzione. Eccezionali, infatti, le grandiose scenografie che ricostruiscono in studio le strade e i palazzi di Parigi, dove si aggirano folle di comparse (pare che, per dirigere le masse, il regista dovette ricorrere a una radio con altoparlante anziché al solito megafono). Ma celeberrima è rimasta anche l'interpretazione di Lon Chaney, con un trucco grottesco e pesante che ne altera le fattezze, memorabile quando si aggrappa alle corde per suonare le campane o si sporge dalla cattedrale per gettare massi o olio bollente sulla folla sottostante durante la battaglia. Insieme al successivo "Il fantasma dell'opera" (1925), il film – da lui fortemente voluto – lo rese un'icona del cinema horror. Per il resto, la sceneggiatura si preoccupa di introdurre quasi da subito tutti i numerosi personaggi della vicenda, fra i quali riesce poi a destreggiarsi abbastanza bene, anche se alcuni di loro hanno uno spazio ridotto o inconsequenziale (la vecchia Gudule, Maria, Fleur-de-Lys, Luigi XI, lo stesso Claude Frollo), mentre altri appaiono più frequentemente (Clopin o Gringoire, quest'ultimo come macchietta comica). Worsley, scelto direttamente da Chaney, aveva già diretto l'attore in quattro pellicole, fra cui "A Blind Bargain" (andata perduta), dove già interpretava la parte di un gobbo. Se lo spettacolo, l'azione e i brividi non mancano, e come detto il livello produttivo è assai elevato (la realizzazione della pellicola costò oltre un milione di dollari, ampiamente ripagati dagli incassi che la resero il più grande successo della Universal nel periodo del muto), il film sfiora solo superficialmente i temi del romanzo originale, come l'ingiustizia, il destino o la corruzione, trasformando Esmeralda in una figura pura e virginale e stereotipizzandone la vicenda in una banale storia d'amore che, se non fosse per il personaggio di Quasimodo, non sarebbe molto interessante. Nel 1939 arriverà il remake sonoro di William Dieterle con Charles Laughton (e nel 1996 la versione a cartoni animati della Disney).
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