Occhi senza volto (Georges Franju, 1960)
Occhi senza volto (Les yeux sans visage)
di Georges Franju – Francia/Italia 1960
con Pierre Brasseur, Alida Valli
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Visto in divx.
Per restituire un volto alla figlia Christiane (Édith Scob), rimasta completamente sfigurata in un incidente stradale del quale lui stesso è stato responsabile, il dottor Génessier (Pierre Brasseur) – medico che gestisce una clinica privata nei dintorni di Parigi – rapisce giovani ragazze con la complicità della propria assistente/amante Louise (Alida Valli) e sperimenta in segreto tecniche innovative per trapiantare sulla figlia la pelle del loro viso. Mentre la polizia indaga, senza trovare tracce, la stessa Christiane comincia ad avere sensi di colpa... Il film più celebre di Franju, maestro del "realismo fantastico", è un horror caratterizzato da atmosfere sinceramente inquietanti (Christiane che si aggira per i corridoi della villa con una maschera priva di espressione, come una marionetta) e da alcune immagini piuttosto forti per l'epoca (le operazioni chirurgiche, l'assalto dei cani nel finale). Alla sua uscita fece scalpore e provocò proteste da parte della critica, ma con gli anni è assunto allo stato di cult movie. All'adattamento del romanzo di Jean Redon ha collaborato Claude Sautet (anche aiuto regista). La musica vivace e ossessiva di Maurice Jarre accompagna ironicamente le scorribande notturne di Louise in cerca di vittime (o per nasconderne i cadaveri), mentre la fotografia di Eugen Schüfftan ricorda a tratti l'espressionismo tedesco. Le ragazze rapite sono Juliette Mayniel (la studentessa Edna) e Béatrice Altariba (la ladruncola Paulette). In un piccolo ruolo (un giovane ispettore di polizia) c'è Claude Brasseur, figlio di Pierre. Il film avrà una profonda influenza su molti cineasti e ispirerà direttamente, fra gli altri, "Il diabolico dottor Satana" di Jess Franco e "La pelle che abito" di Pedro Almodóvar.
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