2 agosto 2021

Jumanji (Joe Johnston, 1995)

Jumanji (id.)
di Joe Johnston – USA/Canada 1995
con Robin Williams, Bonnie Hunt
**1/2

Rivisto in divx.

"Jumanji" (parola zulu di incerto significato) è un misterioso gioco da tavolo a tema africano, simile al gioco dell'oca, che magicamente materializza nel mondo reale gli animali selvaggi o i pericoli di varia natura (comprese alluvioni e terremoti!) che corrispondono alle varie caselle in cui si fermano le pedine. L'unico modo per far sparire questi effetti è quello di terminare il gioco con la vittoria di uno dei partecipanti. Purtroppo non è quanto accaduto al giovane Alan Parrish (Adam Hann-Byrd), che nel 1969 fu risucchiato "nella giungla" a causa di uno sfortunato tiro di dadi, uscendone fuori soltanto ventisei anni più tardi, e ormai adulto (Robin Williams), grazie all'intervento di Judy (una Kirsten Dunst tredicenne!), ragazzina ricca di immaginazione, e di suo fratello Peter (Bradley Pierce), due orfani giunti ad abitare nella sua vecchia casa e che hanno continuato la partita da lui interrotta. Ispirato a un libro illustrato di Chris Van Allsburg, un film d'avventura ricco di effetti speciali: gli animali selvaggi (leoni, rinoceronti, scimmie...), in particolare, sono tutti realizzati in computer grafica dalla Industrial Light & Magic, in uno dei primi casi di uso estensivo della CGI in un prodotto hollywoodiano: se visto oggi il realismo delle creature lascia un po' a desiderare, all'epoca fu decisamente rivoluzionario. Pur trattandosi di un film per famiglie, non mancano momenti spaventosi (i "pericoli" del gioco fanno a tratti davvero paura, così come l'anarchia e la distruzione che seminano nella cittadina) o più cupi (si parla esplicitamente della morte dei genitori); sul versante prettamente comico vanno invece annoverate le peripezie del poliziotto Carl Bentley (David Alan Grier) con la sua automobile progressivamente danneggiata dai vari animali. Bonnie Hunt è Sarah, l'amica che iniziò il gioco con Alan; Bebe Neuwirth è Nora, la zia dei due bambini; Jonathan Hyde interpreta il doppio ruolo del padre di Alan e del cacciatore di safari Van Pelt. Curiosità: come protagonista Tom Hanks era la prima scelta del regista, che temeva le proverbiali improvvisazioni di Williams. Amato dal pubblico (ma non altrettanto dalla critica), il lungometraggio darà origine a una serie televisiva animata (1996-98) e a una sorta di sequel spirituale ("Zathura" del 2005), prima di essere riletto in chiave moderna (un videogioco anziché un board game) a partire dal 2017 in una serie di nuovi film con Dwayne Johnson e Jack Black.

4 commenti:

Babol ha detto...

E' effettivamente invecchiato maluccio sotto molti aspetti, ma la trama rimane tutt'oggi geniale. Il reboot (ho visto solo il primo) mi è piaciuto molto.

Christian ha detto...

Anche a me il primo film della "versione videogame" è piaciuto parecchio! Il secondo, invece, aggiunge ben poco.

SamSimon ha detto...

Anche io l'ho rivisto recentemente e... mi è sembrato invecchiato un po' male. Personaggi poco credibili, effetti plasticosi... Però ricordo che da giovane lo amai molto! :--)

Christian ha detto...

Forse è uno dei rari casi in cui il remake (che poi remake non è) è migliore dell'originale...