22 agosto 2021

Il castello di Vogelöd (F. W. Murnau, 1921)

Il castello di Vogelöd (Schloß Vogelöd)
di Friedrich Wilhelm Murnau – Germania 1921
con Lothar Mehnert, Olga Tschechowa
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Visto su YouTube, con cartelli in inglese.

Fra gli ospiti nel castello di Vogelöd, invitati dal padrone di casa (Arnold Korff) per una battuta di caccia, c'è anche l'enigmatico conte Oetsch (Lothar Mehnert), guardato da tutti con sospetto perché accusato (senza prove) di aver ucciso tre anni prima il proprio fratello. Quando nel castello giunge anche la vedova di quest'ultimo (Olga Tschechowa), risposatasi con il barone Safferstätt (Paul Bildt), la tensione monta a mille. E le cose peggiorano la notte successiva, per via dell'improvvisa sparizione di Padre Faramund, prete e amico fidato con cui la baronessa intendeva consultarsi... Da un romanzo di Rudolph Stratz (sceneggiato da Carl Mayer, già co-autore de "Il gabinetto del dottor Caligari" e poi abituale collaboratore di Murnau), uno dei pochi fra i primi lavori del regista tedesco a essere sopravvissuto: si tratta di un giallo da camera con (prevedibile) colpo di scena finale, permeato da un'atmosfera misteriosa, oscura e malsana, cui non mancano sequenze quasi horror (come il sogno del "gentiluomo ansioso" (Julius Falkenstein) che vede entrare di notte nella propria stanza un mostro dalle mani adunche: una scena che anticipa con ogni evidenza il "Nosferatu" dell'anno successivo). All'interno di un cast corale spiccano Mehnert e la Tschechowa, che danno vita a due personaggi ambigui, a metà fra il bene e il male (di Oetsch sapremo solo alla fine se è davvero un assassino, mentre la donna dichiara a più riprese di essere "attratta dalla malvagità"). Le scenografie sono di Hermann Warm, la direzione della fotografia è di Fritz Arno Wagner e László Schäffer. Eccellente la qualità della copia restaurata (dalla Cineteca di Bologna) nel 2002.

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