26 maggio 2021

Buñuel nel labirinto delle tartarughe (S. Simó, 2018)

Buñuel nel labirinto delle tartarughe
(Buñuel en el laberinto de las tortugas)
di Salvador Simó – Spagna/Ola/Ger 2018
animazione tradizionale
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Visto in TV (Prime Video).

Nel 1930, dopo lo scandalo suscitato a Parigi da "L'age d'or", Luis Buñuel fatica a trovare finanziamenti per altri film. Gli giunge in aiuto l'amico Ramón Acín, scultore anarchico che si offre di produrgli una nuova pellicola grazie a una vincita alla lotteria. Su suggerimento di un antropologo, decide così di girare un documentario su Las Hurdes, nella regione dell'Estremadura in Spagna, una delle zone più povere e arretrate del paese. Insieme a Ramón e a una troupe di due uomini, Buñuel si reca dunque sul posto per effettuare le riprese di quello che diventerà il suo terzo film, "Terra senza pane", uscito nel 1933. Tratto da una graphic novel di Fermín Solís, questo biopic sceglie curiosamente di raccontare la lavorazione della pellicola attraverso il cinema d'animazione: il tratto stilizzato ma realistico è perfettamente al servizio di personaggi e ambientazioni, con occasionali inserti di sequenze del film di Buñuel, di cui è a tutti gli effetti un making of e di cui mostra i retroscena delle sequenze più crudeli e d'impatto (animali morti, bambini malati, riti e cerimonie ancestrali). Il regista appare tormentato da sogni e visioni, da ricordi d'infanzia e confronti con la morte, da paure irrazionali ed eccentricità (il terrore dei galli, il vestito da suora), da un rapporto irrisolto con il padre (che ricorre nei suoi incubi) e con Salvador Dalì (con cui aveva condiviso l'esperienza surrealista). Nel finale la pellicola rende giustizia anche a Ramón, ucciso dai franchisti nel 1936, il cui nome nei titoli di testa del film venne reintegrato soltanto nel 1960.

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