9 luglio 2020

The Hobbit (Rankin, Bass, 1977)

The Hobbit
di Arthur Rankin Jr., Jules Bass – USA/Giappone 1977
animazione tradizionale
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Rivisto in divx, in originale con sottotitoli.

Convinto dallo stregone Gandalf a unirsi alla compagnia di nani guidata da Thorin per andare a recuperare il tesoro custodito dal drago Smaug, l'hobbit Bilbo Baggins intraprende suo malgrado una pericolosa avventura. Primo tentativo riuscito di portare sullo schermo un'opera di J.R.R. Tolkien (se non contiamo il breve cortometraggio del 1967), questo special televisivo di 80 minuti fu messo in cantiere dalla casa di produzione Rankin/Bass, specializzata in animazione per la tv, approfittando del fatto che i diritti dell'opera, per una questione burocratica, erano caduti nel dominio pubblico. Negli anni precedenti non erano mancati progetti di una versione animata de "Lo Hobbit" (pare che persino gli animatori della Disney, poco dopo la pubblicazione del romanzo nel 1937, ipotizzarono di dedicargli un episodio di "Fantasia", in abbinamento alla musica di Wagner). Qui il risultato è altalenante, ma non del tutto disprezzabile. Se il character design lascia alquanto a desiderare – Gandalf, i nani e gli uomini di Pontelagolungo sono accettabili, Bilbo è bruttarello e ha un'espressività molto limitata, mentre l'aspetto di Gollum (che sembra un pesce/rana), dei goblin e persino di Smaug (con un volto da felino) è parecchio discutibile – la fedeltà al testo originale è rispettata, persino più che nei successivi adattamenti (trilogia di Peter Jackson compresa). Il tono infantile (ma non edulcorato) e la presenza di numerose canzoni non dipendono soltanto dalla concezione che all'epoca si aveva del cinema d'animazione e della fantasy in generale, forme d'arte considerate per un pubblico esclusivamente di bambini, ma si rifanno a caratteristiche del libro stesso di Tolkien (che rispetto al successivo "Il Signore degli Anelli" è una vera e propria fiaba). A parte l'incontro con Beorn, del tutto assente, gli episodi principali della storia sono stati tutti conservati, alcuni svolti in maniera un po' frettolosa (i troll, gli elfi silvani) e altri invece con il sufficiente approfondimento (Gollum, la battaglia dei cinque eserciti). In generale i disegni e l'iconografia sembrano rifarsi alle illustrazioni di Arthur Rackham, mentre l'animazione è opera di uno studio giapponese, Topcraft, il cui staff confluirà poi nello Studio Ghibli. Notevole il cast delle voci originali, che comprendono anche grandi registi come John Huston (Gandalf) e Otto Preminger (il re degli elfi di Bosco Atro). Orson Bean è Bilbo, Richard Boone è Smaug, Hans Conried è Thorin e Brother Theodore è Gollum. Il finale sembra preannunciare un adattamento de "Il Signore degli Anelli", che verrà però realizzato da Ralph Bakshi nel 1978: quando quest'ultimo non riuscirà a produrre il secondo dei due film previsti, Rankin e Bass ne faranno in qualche modo le veci firmando nel 1980 un "Il ritorno del re" nello stesso stile di questo "Lo Hobbit".

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