20 luglio 2020

Marty, vita di un timido (D. Mann, 1955)

Marty, vita di un timido (Marty)
di Delbert Mann – USA 1955
con Ernest Borgnine, Betsy Blair
***

Visto in divx alla Fogona, con Sabrina e Marisa.

Il macellaio italo-americano Marty Piletti (Borgnine) ha 34 anni e vive ancora con la madre, mentre tutti i suoi numerosi fratelli si sono già sposati. Lui, invece, fatica a trovare una ragazza, anche perché è tutt'altro che bello e prestante, e trascorre le serate libere in casa o gironzolando con gli amici perditempo. Quando ormai non ci sperava più, incontra in una sala da ballo la giovane insegnante Clara (Blair), triste e solitaria come lui: che sia la sua anima gemella? Il pregio maggiore di questo film, il più celebre del regista Delbert Mann, è il modo realistico con cui tratteggia personaggi e situazioni, senza abbellimenti o esagerazioni hollywoodiane né svolte drammatiche o colpi di scena improbabili: per questo è facile lasciarsi coinvolgere e, magari, identificarsi nei teneri e disperati protagonisti. L'ottimo Borgnine era agli esordi di una lunga carriera che raramente, purtroppo, gli riserverà altre parti da protagonista (ma lo ricordiamo in celebri western come “Il mucchio selvaggio”). Impagabili i siparietti con la mamma (Esther Minciotti) e la zia (Augusta Ciolli), doppiate alla perfezione in un misto di italiano e dialetto abruzzese, che mettono in luce le dinamiche (tipicamente italiane, ma in realtà comuni in tutto il mondo) dei difficili rapporti fra madri e figli, o meglio fra le madri vedove e i figli sposati: madri che prima insistono affinché i figli si sposino, ma poi hanno sempre da ridire a proposito delle nuore. Joe Mantell è l'amico Angelo, Jerry Paris il cugino Tommy, Karen Steele la moglie di questi, Virginia. Girata a basso budget nelle strade del Bronx e come rifacimento di un film per la tv, la pellicola riscosse un grande successo di critica: vinse non solo l'Oscar per il miglior film (e quelli per la regia, l'attore protagonista e la sceneggiatura di Paddy Chayefsky, più altre quattro nomination) ma anche la Palma d'Oro al Festival di Cannes, impresa riuscita solo ad altri due film ("Giorni perduti" e "Parasite").

2 commenti:

Ismaele ha detto...

davvero un bel film, da vedere senz'altro -

https://markx7.blogspot.com/2016/08/marty-marty-vita-di-un-timido-delbert.html

Christian ha detto...

Sì, un film realistico, fresco, sincero!