Petting zoo (Micah Magee, 2015)
Petting zoo (id.)
di Micah Magee – USA 2015
con Devon Keller, Deztiny Gonzales
**1/2
Visto al cinema Beltrade, con Laura e Angelo, in originale con sottotitoli (rassegna di Venezia).
Layla, diciassettenne all'ultimo anno di liceo, vive con la nonna e ha vinto una borsa di studio per andare all'università. Ma tutti i suoi piani vanno a monte quando scopre di essere rimasta incinta, per via di una relazione fugace con un ragazzo che ha appena lasciato. Un piccolo film indipendente, dai toni realisti e delicati, girato da una regista all'esordio nel lungometraggio (37enne e madre di tre figli) e con attori non professionisti: non viene da Venezia ma da Berlino, dove era fuori concorso, e ha vinto il premio del pubblico al Festival di Pesaro. Nonostante lo spessore del soggetto, con i travagli di una protagonista che si ritrova da sola contro tutti (i genitori – siamo nel profondo Texas! – non approvano le sue scelte, e gli altri parenti sono dei farabutti, a parte la nonna che ben presto però la lascerà sola), lo svolgimento è privo di melodrammaticità e lo sguardo della regista è garbato e affettuoso, come suggerisce il titolo (i "petting zoo" sono quelli dove è possibile accarezzare gli animali, evidentemente abbastanza docili da consentirlo). Tra frustrazioni, amicizie, problemi di lavoro e un forte desiderio di autodeterminazione da parte di un'adolescente messa all'improvviso di fronte alle svolte della vita e costretta a crescere, il film scorre gradevole fino al finale, e potrebbe essere considerato una versione realistica di "Juno".
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