6 settembre 2015

Nightmare (Wes Craven, 1984)

Nightmare - Dal profondo della notte
(A Nightmare on Elm Street)
di Wes Craven – USA 1984
con Heather Langenkamp, Robert Englund
***

Rivisto in DVD, per ricordare Wes Craven.

Nella cittadina di Springwood, un gruppo di ragazzi è alle prese con Freddy Krueger, misterioso assassino in grado di uccidere le proprie vittime all'interno dei loro sogni. Pietra miliare dell'horror più visionario, è il film che – insieme ad altri titoli seminali a cavallo fra gli anni '70 e '80 (come "Halloween" di John Carpenter e "Venerdì 13" di Sean Cunningham, quest'ultimo fra l'altro qui collaboratore in alcune scene) – ha contribuito a fondare quel genere slasher di cui più tardi lo stesso Craven definirà e decostruirà i cliche in "Scream": protagonisti adolescenti alle prese con morti brutali e splatter, ignorati o non creduti dagli adulti attorno a loro (anche se, in questo caso, proprio le azioni passate degli adulti hanno dato origine al mostro), e in cui l'archetipica battaglia fra bene e male, una sorta di mito moderno, si gioca anche sul piano della moralità (la protagonista Nancy, "pura" e religiosa, è l'unica in grado di tenere testa a Krueger, mentre l'amica Tina, sessualmente più disinibita, fa quasi subito una brutta fine). In più, c'è la brillante idea degli incubi che si ripercuotono nella realtà, il che consente di dare vita a scene bizzarre, surreali e oniriche, dove le leggi fisiche non hanno più valore e dove gli ambienti e gli oggetti circostanti possono essere utilizzati dal cattivo a proprio piacimento (si pensi alla scena in cui Nancy viene attaccata nella vasca da bagno, a quella in cui i suoi piedi affondano nelle scale, o a Glen "inghiottito" dal suo letto: tutte sequenze realizzate fra l'altro in maniera creativa ma molto artigianale – vedi anche la stanza che ruota – visto il bassissimo budget a disposizione per gli effetti speciali). Oltre a questa trovata, il grande successo della serie è dovuto naturalmente anche al villain, quel Freddy Krueger (chiamato ancora solo "Fred" in questo primo film) dal volto ustionato, dall'inconfondibile abbigliamento (cappello e maglione a righe rosso-verdi), dal guanto con le lame innestate, che sarebbe diventato una delle più celebri icone del cinema horror, vero e proprio "uomo nero" (con tanto di filastrocca per bambini che ne preannuncia le gesta) indistruttibile e invicibile perché opera al di fuori della realtà. Il controfinale aperto, voluto dai produttori, gli consentirà infatti di tornare in numerosi sequel, non sempre all'altezza e ai quali Craven non contribuirà (tranne che per la sceneggiatura del terzo capitolo). Dieci anni più tardi, lo stesso regista rileggerà però la saga in chiave metacinematografica con il settimo film, "Nightmare - Nuovo incubo", dando anche al buon vecchio Freddy una nuova origine. Nel cast, da segnalare l'esordio cinematografico di un giovanissimo Johnny Depp nei panni del ragazzo di Nancy. L'edizione italiana, ai tempi, censurò pesantemente alcune scene (come quella della morte di Tina).

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