14 giugno 2007

Le voyage du ballon rouge (Hou Hsiao-hsien, 2007)

Le voyage du ballon rouge
di Hou Hsiao-hsien – Francia 2007
con Juliette Binoche, Fang Song
**

Visto al cinema Arcobaleno, in v. orig. sottotitolata.
(rassegna di Cannes)

Anche Hou Hsiao-hsien, dopo Tsai Ming-Liang con il suo "Che ora è laggiù?", va a girare in Francia. A differenza del compare taiwanese, che aveva mantenuto stile, lingua e personaggi, HHH però realizza un film francofono in tutto e per tutto, a cominciare dalla protagonista, una grande Juliette Binoche che recita soprattutto con la voce (veste i panni di una doppiatrice di marionette). Se mai il film dovesse essere distribuito nelle sale italiane doppiato, sarebbe quasi meglio che non uscisse affatto. Il film narra di una donna superimpegnata, delle sue beghe condominiali con il vicino-affittuario, del suo figlioletto che suona il pianoforte e della nuova babysitter, una ragazza cinese che studia cinema all'università e che intende realizzare un remake de "Il palloncino rosso", il celebre cortometraggio di Albert Lamorisse del 1956 nel quale un palloncino seguiva un bambino per le strade di Parigi. A dire il vero, a me il titolo ha ricordato invece il film iraniano di Jafar Panahi "Il palloncino bianco" (a sua volta ispirato al corto di Lamorisse), forse perché i rumori del traffico della prima parte e le scene girate in strada (con alcuni passanti occasionali che guardano addirittura in macchina) mi hanno fatto pensare a un altro classico di Panahi, "Lo specchio". In ogni caso, il film trascorre via senza impressionare più di tanto. Non è brutto, intendiamoci, ma fra tanto minimalismo e poeticità (le scene con il palloncino) non dice in fondo nulla di interessante. Da notare che si tratta del primo e unico film di Hou Hsiao-hsien dal 1983 a oggi senza l'apporto del fido Chu Tien-wen alla sceneggiatura (che è firmata da HHH stesso e da François Margolin).

2 commenti:

domenico ha detto...

sto leggendo pareri contrastanti
è un film che divide abbastanza, questo
vedremo da che parte mi inserirò
dome

Christian ha detto...

Per me tutto Hou Hsiao-Hsien ha alti e bassi: ci sono stati film che mi sono piaciuti moltissimo ("Millenium mambo", "A time to live and a time to die") e altri che mi hanno lasciato freddo ("Città dolente", "Il maestro burattinaio")...