17 giugno 2007

La question humaine (N. Klotz, 2007)

La question humaine
di Nicolas Klotz – Francia 2007
con Mathieu Amalric, Michael Lonsdale
*1/2

Visto al cinema Apollo, in v. orig. sottotitolata.
(rassegna di Cannes)

Allo psicologo aziendale di una multinazionale, già incaricato di valutare le caratteristiche dei dipendenti in vista di una forte riduzione del personale, viene chiesto di indagare sulla sanità mentale del direttore generale di una filiale: il suo comportamento bizzarro e paranoico, che in un primo tempo sembra legato a un quartetto d'archi di cui faceva parte in gioventù, dipende in realtà da alcune lettere anonime che accusano suo padre di essere stato responsabile di un campo di concentramento nazista. Il film prosegue con un forte e azzardato parallelo fra i licenziamenti nelle aziende (le "ristrutturazioni") – che prevedono l'eradicamento di tutti gli impiegati giudicati inadatti al lavoro – e le stragi delle SS nei confronti di coloro giudicati inadatti alla società. C'è persino un personaggio che sostiene che le feste aziendali assomiglino a "sepolture collettive". Temi interessanti, è vero (c'è anche un'accusa al linguaggio da ingegnere, "freddo" e "tecnico", che viene usato sia dai dirigenti aziendali sia dai nazisti nei confronti degli esseri umani), ma trattati in maniera pesante e noiosa. Oltre metà del film (che dura quasi due ore e mezza!) trascorre prima che si giunga al punto centrale e che lo spettatore inizi a capire di che cosa tratti la vicenda. Una pellicola ambiziosa che non coinvolge e che stanca quasi subito. Il protagonista è lo stesso de "Lo scafandro e la farfalla".

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