27 giugno 2007

Doctor Who: the movie (G. Sax, 1996)

Doctor Who: the movie
di Geoffrey Sax – GB/USA 1996
con Paul McGann, Daphne Ashbrook
**1/2

Visto in DVD, con Martin, Monica, Roberto e Marco, in originale con sottotitoli inglesi.

Grazie a Martin, che sta acquistando i DVD inglesi, stiamo saltuariamente guardando i telefilm del leggendario Doctor Who, sia nelle sue incarnazioni degli anni '60, '70 e '80, sia nella nuova versione attualmente in onda. Di solito non ne scrivo in questo blog perché vorrei occuparmi soltanto di cinema e non di serie televisive. Stavolta faccio un'eccezione perché in questo caso si tratta di un vero e proprio tv movie realizzato per rilanciare il personaggio (che non compariva da diversi anni) e magari renderlo popolare anche negli Stati Uniti. Pensato come possibile pilota di una nuova serie televisiva, il film non riscontrò però il successo sperato e non se ne fece più nulla. E si dovette attendere un'altra decina d'anni prima che il Dottore rifacesse la sua comparsa sul piccolo schermo. Alieno (di Gallifrey), mezzo umano, immortale (è un Time Lord), viaggiatore nel tempo e nello spazio con il suo TARDIS (che all'esterno appare come la caratteristica cabina telefonica blu della polizia britannica), il Dottore è qui protagonista di una vicenda un po' cervellotica e più orientata all'azione che alla ricerca investigativa. Vittima di una trappola ordita dal suo arcinemico, the Master, la settima incarnazione del Dottore si ritrova bloccata a Los Angeles alla vigilia del capodanno del 2000. Qui perde la vita, e dunque assistiamo alla sua trasformazione nell'ottavo Dottore. Con l'aiuto di una giovane chirurga e di un teppistello di Chinatown, riesce però a impedire che il Master distrugga il pianeta Terra e si impadronisca del suo stesso corpo. Paul McGann non è male per la parte, ed è un peccato che dell'ottavo Dottore non si sia saputo più nulla (la nuova serie televisiva parte direttamente con il nono). Regia, fotografia ed effetti speciali sono di buona qualità, nulla a che vedere con lo stile artigianale dei vecchi telefilm della BBC, che pure ha parecchi estimatori ma che a me non ha mai entusiasmato più di tanto: d'altronde i pregi della serie risiedono nelle sceneggiature e nelle atmosfere, non nella tecnica di realizzazione.

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