10 settembre 2022

Regression (Alejandro Amenábar, 2015)

Regression (id.)
di Alejandro Amenábar – Canada/Spagna 2015
con Ethan Hawke, Emma Watson
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Visto in TV (Now Tv), con Sabrina.

In una cittadina del Minnesota, nel 1990, un poliziotto (Ethan Hawke) indaga su un caso di abusi sessuali su una minorenne (Emma Watson) proveniente da una famiglia estremamente religiosa. Con l'aiuto di uno psicologo (David Thewlis) che usa il metodo della "ipnosi regressiva" per far tornare alla luce i ricordi repressi, scopre che potrebbe essere coinvolta nientemeno che una setta satanica, che pratica segretamente i suoi rituali in città... Ispirato a fatti reali (non dissimili, per certi versi, ad alcuni casi avvenuti anche in Italia, come quelli della Bassa modenese o di Bibbiano), il film rivela il proprio significato e acquista valore solo nel finale "a sorpresa": prima, per lunghi tratti, non sembra altro che un thriller dozzinale, stereotipato e privo di appeal. Solo il finale, appunto, rivela il motivo di questi stereotipi e che eravamo di fronte a tutto tranne che a una pellicola sulla falsariga de "L'esorcista" o "Rosemary's baby". Ma giunge troppo tardi, quando l'interesse dello spettatore è stato messo a dura prova e forse è già scemato, non sollevato nemmeno dal ricco cast e dalla regia di un Amenábar che, dopo una serie di ottimi film, per la prima volta non riesce a nobilitare la materia trattata. Colpa anche dell'impostazione schematica e a tema (vedi l'approccio alla religione), e di una sceneggiatura che (a parte il protagonista, in preda a paranoia e incubi) dimentica di caratterizzare in maniera interessante i vari personaggi.

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